Piano Regolatore Generale: L’affondo dell’opposizione

Piano Regolatore Generale: L’affondo dell’opposizione PACHINO - Nuovo fronte polemico fra maggioranza e opposizione. Motivo di scontro sono le presunte difformità del piano regolatore generale redatto dal progettista, l'architetto Matticari, riguarda le linee guida adottate all'unanimità dal Consiglio comunale, che individuavano i principi cardine che avrebbero dovuto essere seguiti nella redazione del nuovo strumento urbanistico. A illustrare le difformità è stato il capogruppo del Pd Roberto Bruno che ha precisato come l'intera opposizione sia unanime sulla vicenda. «In primo luogo - ha affermato Bruno - il progetto redatto non segue i due indirizzi cardine che sono quelli della minore occupazione di suolo da cementificare e della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Al contrario una vasta area viene resa edificabile sottraendo spazi all'agricoltura di qualità. Inoltre - ha continuato l'esponente dell'opposizione - si era deciso di mantenere una netta separazione tra Pachino e la frazione di Marzamemi, invece sono stati inseriti tre grossi insediamenti urbani. Tutto ciò è contrario all'idea, da tutti condivisa, di prediligere le aree già interne all'abitato, evitando il fenomeno dei quartieri periferici abbandonati. Invece sembra sparita qualsiasi traccia di riqualificazione». Bruno ha sottolineato l'incongruenza di una strada esterna all'abitato a sud di contrada Cugni, peraltro già prevista dal vecchio Prg e mai realizzata, dove inspiegabilmente l'arteria a un certo punto sparisce bruscamente per poi ricomparire con un secondo tratto nettamente scollegato dal primo.

Altra incongriuenza è stata poi sottolineata dal consigliere del Pdl Corrado Quartarone che ha evidenziato come in alcune aree di preriserva di contrada Cugni e di contrada Lettiera e addirittura in area di cava di interesse archeologico ed ambientale, siano state inserite delle aree edificabili. «Viene da chiedersi - ha affermato Quartarone - chi abbia interessi talmente forti da scavalcare persino l'indirizzo del Consiglio comunale e i vincoli palesi sulla zona». Poi la denuncia forte da parte delle opposizioni. «Da una delle lettere del progettista - ha affermato Bruno - si evince come una precedente bozza fosse stata già inviata al Comune lo scorso 5 luglio. Di tale bozza però non si ha traccia all'ufficio di protocollo, per cui è legittimo pensare che il progetto sia arrivato, esaminato e rinviato indietro senza il crisma dell'ufficialità».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 02-10-2011 - Categoria: Politica

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