Più a sud di Tunisi: I premiati

Più a sud di Tunisi: I premiati PORTOPALO - I diritti umani, le guerre dimenticate, i matrimoni misti islamo-cristiani, la storia del calcio attraverso la mitica Italia-Germania 4-3 del 1970 e la speranza che si rafforza dopo una tragedia. Questi i temi toccati ieri nella quinta edizione del Premio di giornalismo e saggistica «Più a sud di Tunisi», organizzato dal Cinecircolo socio-culturale «Don Bosco» e dalla Parrocchia San Gaetano di Portopalo ed arricchita dalla musica d'autore di Ugo Mazzei. Tra i premiati Mario Barresi de «La Sicilia», autore di un servizio da Imola dove era stata ricoverata Laura, la studentessa di Sortino ferita gravemente a Catania dopo aver sostenuto un esame universitario. «L'incontro con Laura in quella clinica è tra le cose più belle che mi sono capitate nella mia esperienza giornalistica», ha affermato Barresi. Il giornalista palermitano Giovanni Tarantino, vincitore nella categoria «Frammenti letterari», si è soffermato sul quarantennale della «partita del secolo», la mitica Italia-Germania del 1970. «In un sistema calcio che fagocita tutto, guardando solo al presente, - ha aggiunto Tarantino, del Secolo d'Italia - quella partita consente delle riflessioni sulla storia del nostro Paese e sono molto lieto che questo messaggio sia stato recepito».

Barbara Ghiringhelli, sociologa dello Iulm di Milano, ha ricevuto il premio nella sezione «Saggistica» per un libro sui matrimoni islamo-cristiano alla luce del diritto e della pastorale. «E' una materia sempre più presente - ha affermato Barbara Ghiringhelli - in tempi in cui l'interscambio culturale è sempre più marcato». Orazio Mezzio ha ricevuto il riconoscimento nella categoria «Reportage» per la sua mostra «Sorrisi di regime», incentrata sui diritti umani. «Sono foto che scattai in Corea del Nord e che abbiamo inaugurato nel ventennale di Tienanmen. E ieri il nobel per la pace è andato ad un dissidente cinese. Bello». Una mostra arricchita anche dai testi di Tiziano Terzani. Al generale dei carabinieri Antonio Pappalardo è stata conferita una menzione speciale per il libro «L'utopia dell'ummita» (Morrone). Infine, nella categoria «Focus sud del mondo», il premio è andato al giornalista campano Maurizio Di Schino, inviato di Tv2000 che ha seguito numerosi conflitti e situazioni dimenticati in giro per il mondo. «Non dimenticherò mai - ha detto Di Schino - quello che abbiamo visto in Ruanda dove a metà degli anni novanta si consumarono tre stragi delle torri gemelli al giorno per cento giorni. I numeri, evidentemente, non sono uguali per tutti».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 11-10-2010 - Categoria: Cultura e spettacolo

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