Partiti in fermento dopo la decisione di Fi

PACHINO - Dopo l'uscita di Fi dalla giunta Barone, la politica è in fermento. Si attende in particolare la riunione indetta dal coordinatore cittadino dell'Udc Nuccio Cicciarella, anche se dagli ambienti politici trapela che l'incontro potrebbe essere boicottato da coloro che, pur appartenenti al partito centrista, non riconoscono la leadership di Cicciarella. Anzi presto il partito di Follini potrebbe essere commissariato. Le divergenze interne ovviamente sono legate alla permanenza in giunta dei tre assessori centristi. Ci si interroga inoltre su chi potrebbe surrogare i fuoriusciti forzisti all'interno della maggioranza. A tal proposito l'assessore Nino Iacono ha dichiarato: "Stiamo valutando, tra coloro che si sono resi disponibili, chi può essere più adatto ad integrarsi nel progetto politico che si porta avanti. Comunque va detto che c'è molta serenità e tranquillità nella gestione di questa fase". Intanto il movimento civico Rinascita di Pachino è intervenuto con un comunicato stampa a firma del suo coordinatore Sebastiano Mallia. In merito alla "sconcertante telenovela dell'ufficio tecnico, -scrive Mallia- i tanti mediatori volevano darci a bere che la vicenda si sarebbe conclusa con baci, fiori e "pari opportunità" per l'assessore e il dirigente.

Il periodo però si è rivelato subito sbagliato in quanto queste carrambate, a carnevale, hanno l'aria di una mascherata come le dimissioni degli assessori Greco e Beretta hanno dimostrato. Di questa mascherata, del disastroso modo in cui è stata gestita e del pesante ritardo nella consegna dell'illuminazione, non ride il cittadino che si deve accontentare di mezza piazza stranamente transennata per portarci i suoi bambini. Con l'uscita di Forza Italia s'indebolisce ancora di più questo fac-simile di maggioranza, una vera e propria accozzaglia capace di partorire una giunta piena di aggiunte (esperti, ed "insegnanti di sostegno") che ha aumentato la confusione sui giornali e le litigate. Ce la farà il sindaco ad andare avanti con il partito degli eterni scontenti, nei cui archivi giacciono mozioni di sfiducia e i manifesti al vetriolo? Da questo gruppone, -continua Mallia- si sono staccati alcuni che non più di quattro mesi fa, erano entrati con gioia e letizia a fargli compagnia. Il sindaco li accusa di avergli impedito di governare dopo aver fatto di tutto per metterseli dentro casa. Non pensiamo, infatti, che la svolta verrà da chi sa coniugare i verbi solo al futuro, pensando di affrontare il disagio sociale con i bocconcini e con le visite di cortesia, accorgendosi solo da poco che esistono anche le leggi di settore. Ma quel che fa cadere davvero le braccia è l'atteggiamento di una certa sinistra che preferisce alzare il tiro verso il manager dell'Asl".

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 10-02-2005 - Categoria: Politica

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