Parte il Distretto barocco

Sabato 25 verranno consegnate le targhe dell'Unesco con le quali gli otto Comuni del barocco diventano ufficialmente «patrimonio dell'Umanità». La cerimonia che si terrà a Noto avrà per ospiti d'eccezione Pippo Baudo, Vittorio Sgarbi e Louis Godart, consigliere culturale del presidente Ciampi. Saranno presenti il ministro delle Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo, i sottosegretari Paolo Bonaiuti e Nicola Bono, il presidente della Regione Salvatore Cuffaro e l'assessore regionale ai Beni culturali Fabio Granata.
Gli otto Comuni insigniti dall'Unesco sono Noto, Palazzolo Acreide, Catania, Caltagirone, Militello, Ragusa, Modica e Scicli. E' un appuntamento importante e non rituale perché segna il lancio del Distretto del barocco come polo culturale di forte attrazione. C'è in tutto questo una precisa programmazione che ha lo scopo di far conoscere le bellezze artistiche e monumentali della Sicilia. E' ormai chiaro che in campo turistico la Sicilia non può fare concorrenza a Stati vicini come la Spagna o la Tunisia o lo stesso Marocco che hanno clima caldo come quello siciliano, grandi spiagge e prezzi largamente inferiori. L'arma vincente della Sicilia è rappresentata dagli itinerari culturali che si accoppiano alle bellezze paesaggistiche.

Da qui la necessità di far conoscere il nostro tardo barocco, nato da una grande sventura, il terremoto del 1693, che portò alla realizzazione di monumenti, chiese e palazzi diventati vere opere d'arte grazie alla valentìa degli architetti e degli operai del tempo. Un barocco spesso ignorato, tranne che da cultori attenti, e in parte oscurato da altre attrazioni più classiche come la Valle dei Templi di Agrigento, la Villa dei mosaici di Piazza Armerina e le antiche vestigia di Siracusa. Il Distretto del barocco è un modo per dare sviluppo al Dipartimento del sud-est siciliano che dall'Etna sino a Portopalo ha da offrire paesaggi di incomparabile fascino.
«In estate almeno 5 milioni di turisti» Sottolinea l'assessore Granata: «Contiamo di attirare almeno cinque milioni di turisti nella prossima stagione attraverso una promozione intelligente sulla scia di quella già fatta in Svezia con il concorso della coproduzione televisiva del "Commissario Montalbano" le cui riprese sono state effettuate nel Distretto del barocco.

E proprio i Paesi nordici saranno i nostri potenziali utenti per fare diventare il nostro Sud-Est una grande meta del turismo culturale». Anche il ministro Stefania Prestigiacomo afferma che «si tratta di un riconoscimento atteso e meritato per il quale il governo ha speso la sua capacità di "suasion" evidenziando l'unicum culturale e architettonico rappresentato da un territorio, che, devastato dal sisma del 1693, è stato ricostruito secondo i canoni architettonici del tardo barocco che trova qui la sua più alta espressione». «Il giardino di pietra della Sicilia sud-orientale - ha aggiunto il ministro delle Pari Opportunità - anche grazie a questo riconoscimento dell'Unesco si candida autorevolmente a diventare una meta culturale e turistica di prima grandezza. Da parte del governo strumenti e risorse finanziarie saranno messi a disposizione per valorizzare le potenzialità turistiche di questo territorio. La grande manifestazione del 25 a Noto rappresenta il primo passo di un percorso di sviluppo che il governo intende accompagnare e incentivare, consapevole dell'immensa risorsa che la storia e la natura hanno regalato alla Sicilia sud-orientale».
Fonte: LaSicilia.it il 16-01-2003 - Categoria: Cronaca

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Patrimonio dell'UNESCO riconoscimento importante.......se....facciamo anche nostro il riconoscimento..

Sabato 25 si terrà, come sappiamo, una importante manifestazione culturale: saranno consegnate le targhe alle otto città riconosciute patimonio della Umanità dall'Unesco.Il proponimento di nomina del patrimonio della Realtà Barocca non è il primo intervento di rilievo. Gia' un decennio passato manifestazioni similari indicavano nel patrimonio culturale e ambientale uno degli elementi di sicuro sviluppo economico-culturale del distretto Culturale.Ma come sappiamo nel 1996 cadde adirittura la cupola della chiesa piu' importante di Noto.
Ora, Noi non vogliamo essere improduttivi e nella disamina della questione ci permettiamo di indicare alcune priorità che sono essenziali per un migliore inquadramento delle problematiche Urbanistico Territoriali e per lo sviluppo dell'area.
Noi ci auguriamo che questa manifestazione indichi una data di svolta storica per lo stato di reale cambiamento di consapevolezza "Progettuale" dei Nostri governanti. In primo luogo indichiamo:La realizzazione di schemi di pianificazione territoriale Urbanistica generale che vanno al di la delle città individuate come patrimonio della Umanità dall'Unesco ed estendano la loro azione pianificatoria a tutto il territorio urbano ed exstraurbano..
La individuazione di una area vasta che travalichi i limiti della "appartenenza" e pianifichi gli interventi con il grado precipuo della razionalità e dell' intelligenza.
L'Area ha bisogno di una seria pianificazione Urbanistica territoriale e paesaggistico culturale e strutturale sopratutto nell'ambito della prevenzione sismica ed Antisismica . Per cui Chiedo una accellerazione istantanea della erogazione di finanziamenti per la messa in sicurezza di tutto il patrimonio, previsti per il terremoto di Santa Lucia del 90.
Senza questa priorietà non si va' da nessuna parte!!!!!!!!!!!!
Inoltre,chiedo, una vera analisi della situazione reale dei Beni Culturali e Ambientali. Sia in ambito urbano che exstraurbano, patrimonio a cui, fino ad ora, è stata attribuita scarsa importanza.
Chiedo,inoltre, una riflessione e una riconsiderazione del concetto stesso di "Bene Culturale". Tutto cio' che produce memoria è bene culturale.
Dunque non piu' solo Chiese e Monumenti: ma anche singoli caseggiati, case isolate,mulini,palmenti,feudi,casali,ville romane. Occorre fare un salto di qualità analitica nell'approccio moderno con il territorio e i Beni Culturali e Abientali. Spesso è l'ambiente nel suo insieme che diventa e assume valore formale Colturale e Culturale in se. Tuttavia rilevo che siamo ancora lontani da una simile percezione del territorio da parte della popolazione locale.Ma mi auguro di contribuire al superamento di questa limitazione e all'apertura alla consapevolezza storica di esserne parte.

Pertanto, chiedo,l'applicazione di una rigorosa Pianificazioni urbanistica integrata: che è la sola via percorribile per un corretto assetto futuro del territorio e perchè è la sola via per la progettazione per lo sviluppo vero del Distretto del Barocco.
Rosario Spinello