Parco all'attenzione del Consiglio

Parco all'attenzione del Consiglio PORTOPALO - Si è discusso soprattutto del parco archeologico nel consiglio comunale di lunedì scorso. Maggioranza ed opposizione si sono trovati d'accordo su un punto: verificare subito se vi siano le condizioni per revocare la concessione al gestore. Edi Pisana, del gruppo di maggioranza, ha presentato un'interrogazione sulle penose condizioni della struttura. «E' vergognoso che l'opera pubblica più importante degli ultimi dieci anni sia ridotta in queste condizioni», ha detto Pisana. Concetti ribaditi da Giovanni Chiavaro, capogruppo d'opposizione che ha parlato di un parco totalmente abbandonato e pieno di sterpaglie. «Cosa ha intenzione di fare l'amministrazione comunale per tutelarlo e utilizzarlo? Il contratto prevedeva un numero di ore d'apertura del parco, altre iniziative e la custodia. Come è andata a finire? Il fiore all'occhiello dell'azione amministrative degli ultimi undici anni è appassito». Per Corrado Scala, capogruppo di maggioranza, «va bene il privato ma a patto che tuteli e promuova il parco, altrimenti bisogna revocare la concessione». Concetto ribadito da Corrado Nastasi.

Il sindaco, nel suo intervento, ha annunciato, a breve, un incontro con il presidente della cooperativa che gestisce il parco e il cine-teatro. «E' sempre stato un nostro obiettivo la tutela e l'utilizzo del parco. Da parte nostra, -ha affermato Michele Taccone - c'è l'intenzione di risolvere al meglio questa situazione, nel senso che vogliamo l'utilizzo e la salvaguardia dell'area archeologica». Taccone ha poi aggiunto. «Il parco è stato distrutto soprattutto da alcuni vandali. Purtroppo, la mamma dei cretini e degli incivili è sempre incinta. Presto organizzeremo un incontro tra i responsabili della gestione, la giunta e i consiglieri comunali per vedere che soluzioni prendere prima che parta la stagione turistica». Il consiglio comunale ha poi deliberato, all'unanimità, l'ingresso del Comune nell'associazione del distretto turistico ibleo, seguendo una scelta già fatta da Pachino, avvicinandosi, di fatto, alla provincia di Ragusa.

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 09-06-2010 - Categoria: Politica

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