Pantani della Sicilia Sud Orientale - Un decreto da eliminare

Pantani della Sicilia Sud Orientale - Un decreto da eliminare Il 16/09/2011 nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia n. 39, viene pubblicata dall'assessorato del Territorio e dell'Ambiente, «istituzione della riserva naturale orientata Pantani della Sicilia Sud-Orientale ricadente nel territorio dei Comuni di Ispica, Pachino e Noto». Questa istituzione fu da me bloccata già nel 2006; oggi viene ufficializzata, dopo cinque anni, con la svogliata connivenza dei deputati regionali. Se qualcuno non ha capito la drammaticità dell'evento cerchiamo di spiegarla: la riserva è costituita da una zona A (ettari 424) dove sono consentiti interventi a carattere scientifico e conservativo previa autorizzazione dell'ente gestore, anche l'accesso sarà regolamentato dal gestore. Zona B (ettari 960,87) non è consentito: demolizione e ricostruzione degli immobili esistenti, impiantare nuove serre, esercitare qualsiasi attività industriale, scaricare a terra qualsiasi materiale solido e liquido, prelevare sabbia o terra, esercitare la caccia, asportare vegetali di ogni tipo, alterare l'equilibrio della comunità biologiche naturali.

E' incentivato il mantenimento di colture tradizionali con tecniche biologiche; eventuali trasformazioni delle colture che comportino movimenti di terra devono essere comunicate all'ente gestore; sono possibili opere di miglioramento solo dopo il nulla osta dell'Osservatorio. Sulle vostre proprietà vigileranno l'Assessorato e l'Ente Gestore. Ma sentite ancora (art. 12) «per la presenza nel territorio della riserva naturale di una estesa e diffusa serricoltura, l'ente gestore dovrà presentare all'Assessorato una proposta di regolamentazione dell'attività agricola presente in zona; redatta sulla base di specifici e puntuali studi, con particolare riguardo alle serre o a strutture ad esse assimilabili». Norma finale (art. 13) «nella riserva è vietata ogni altra attività che possa compromettere la protezione del paesaggio, degli elementi naturali della vegetazione e della fauna». Tutto questo in 1400 ettari fortemente antropizzati e coltivati. Bene, il silenzio dei deputati regionali tutti, la dice lunga sul loro interesse verso le esigenze del territorio, volti come sono, a prendere solo ordini e prebende dal presidente.

on. Giancarlo Confalone
Cantiere Popolare
Fonte: LaSicilia.it il 14-07-2012 - Categoria: Ambiente

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net