Pachino «ospita» i Malavoglia

Pachino «ospita» i Malavoglia PACHINO - Dopo il capolavoro di Visconti, «La terra trema», è Pasquale Scimeca a riportare sul grande schermo l'epopea dei vinti. Rivisti e rivisitati in chiave moderna ma soprattutto siracusana.
Perché l'ultimo film del regista palermitano, «Malavoglia», è stato girato tra Pachino e Portopalo. Ma non solo. La pellicola che racconta gli umili e gli ultimi dei nostri giorni infatti, nel suo cast, conta anche l'attrice siracusana Doriana La Fauci, volto intenso e profondo del teatro, alla sua prima, significativa esperienza cinematografica che nei giorni scorsi l'ha portata alla sessantasettesima Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia. E' infatti qui che è stato presentato in anteprima il film «Malavoglia» di Scimeca che, dopo «Placido Rizzotto» e «Rosso Malpelo», torna a raccontare la sua terra. E stavolta lo fa partendo dal punto di vista dei giovani. Di quei giovani siciliani privi di prospettive. E di quei giovani extracomunitari che nel profondo Sud della nostra Isola approdano ricchi di speranze. Gli uni e gli altri accomunati da una grande voglia di riscatto che ieri come oggi - nel romanzo di Verga come nel film di Scimeca - li porta alla ricerca di una via d'uscita.

Un tentativo che però, nonostante il "lieto fine" della pellicola, il più delle volte finisce per scontrarsi con il destino prima, con una società iniqua poi e con la loro incapacità di affrontare la vita infine, in una sorta di immobilità che caratterizza soprattutto il personaggio interpretato da Doriana La Fauci, Maruzza «donna che si realizza - spiega l'attrice siracusana - come madre e come moglie anzitutto. La classica figura femminile all'antica del Sud insomma, che non a caso, quando vede la propria famiglia cominciare a disfarsi perde l'orientamento, trovando proprio nell'immobilità il trucco per superare i momenti difficili». Ed una grande prova quella di Doriana La Fauci, ricoperta di applausi, assieme al resto del cast, dopo la proiezione del film al Festival di Venezia. «E' stata un'esperienza bellissima - conclude Doriana La Fauci - perché sono riuscita a cogliere negli occhi degli spettatori la gioia per aver visto un film che li aveva colpiti. E poi riunirsi al Lido di Venezia con gli altri interpreti è stato come ritrovare una grande famiglia verso cui Scimeca ha avuto molta cura e attenzione».

Paola Altomonte
Fonte: LaSicilia.it il 20-09-2010 - Categoria: Cultura e spettacolo

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