Pachino e Portopalo «ritornano» centri turistici

Pachino e Portopalo «ritornano» centri turistici È stato revocato il decreto della Regione siciliana che istituiva i centri a vocazione turistica lasciando fuori i comuni di Pachino e Portopalo.
Il nuovo assessore regionale Sebastiano Missineo ha posto così rimedio al clamoroso errore commesso dal governo regionale nelle settimane scorse che vedeva esclusi i due comuni più a sud dell'isola dai centri che potevano essere considerati a maggiore vocazione turistica. Al contrario il decreto annoverava comuni che, pur avendo delle peculiarità particolari, non potevano essere considerati come naturalmente vocati al turismo. «Sono state accolte le nostre osservazioni - ha affermato il sindaco Paolo Bonaiuto -. Non solo il decreto è stato ufficialmente revocato confermando l'orientamento che era apparso chiaro nei giorni scorsi negli ambienti palermitani, ma abbiamo ricevuto assicurazioni che Pachino e Portopalo saranno certamente inseriti nel nuovo decreto. Del resto - ha continuato il sindaco di Pachino - sarebbe stato assurdo escludere due centri che, soprattutto nei mesi estivi, vedono di anno in anno aumentare in maniera esponenziale le presenze turistiche e sono ormai conosciuti in tutta Italia ed oltre». Boniauto parla di successo strepitoso della frazione di Marzamemi. «Questa estate ha sancito la consacrazione di Pachino e soprattutto della frazione di Marzamemi, di città a naturale vocazione turistica, dove gli arrivi hanno fatto segnare un vero record sia dal punto di vista quantitativo che per qualità del turismo locale. Un borgo che unisce la tradizione e la cultura con bellezze naturalistiche incomparabili, non poteva essere certo escluso dal decreto regionale, e comunque non sarebbe stato certamente un decreto fatto a tavolino a bloccare lo sviluppo turistico che non è di una sola località ma che è di un'intera fascia a sud della Sicilia». Il comune di Pachino, peraltro, qualora il decreto non fosse stato revocato, avrebbe agito anche dal punto di vista legale per difendere le sue ragioni. «Avremmo fatto certamente ricorso al Tar - ha concluso Bonaiuto - poiché si trattava di un decreto non attendibile e redatto senza le giuste conoscenze del territorio. Ora giustizia è stata fatta». Sarà necessario comunque verificare di fatto l'effettivo inserimento dei comuni di Pachino e Portopalo nel nuovo decreto che l'assessorato regionale emanerà a breve.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 27-11-2010 - Categoria: Politica

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