I lavori del cosiddetto «nodo di Noto» miglioreranno la viabilità in direzione sud, eliminando così il gap negativo sui trasporti dell'estremo lembo della provincia aretusea, penalizzando le comunità di Pachino, Portopalo e Marzamemi sia dal punto di vista economico-commerciale che turistico. A tagliare il nastro è stato il presidente della Provincia Nicola Bono che ha sottolineato l'importanza del momento. Ingenti le somme che saranno destinate alle opere viarie. «Si tratta di un'importante intervento infrastrutturale volto a rinnovare radicalmente il contesto viario dell'intera zona sud, reso così più sicuro. La realizzazione di cinque grandi rotatorie fluidificheranno il traffico da e per i comuni di Noto, Pachino e Portopalo di Capo Passero, con l'autostrada A18 Siracusa-Gela, nonché per tutte le località turistico-balneari da Marzamemi a San Lorenzo, dall'Isola delle Correnti a Vendicari.

Un' opera, che sarà completa in 440 giorni, concepita secondo una filosofia rivolta ad un minore uso del suolo e delle risorse naturali, in un'area a forte vocazione turistica, oltre che un importante distretto agricolo. Inoltre le opere hanno l'obiettivo di realizzare una maggiore interconnessione dei centri abitati di Noto e Pachino con il capoluogo di provincia, consentendo agli utenti di accedere a servizi essenziali quali: istruzione, ospedali, pubblici uffici, impiegando minori tempi di percorrenza». L'investimento complessivo è di quasi 22 milioni di euro, e rappresenta anche una occasione per dare ossigeno all'economia locale. Bono ha anche sottolineato la felice coincidenza con la recente assegnazione da parte del consorzio autostrade siciliane dell'appalto della bretella che congiungerà la SP 19 Pachino-Noto all'autostrada.

Sa. Mar.