Nicita querela i sindaci di Avola e Pachino

Il presidente del consorzio Asi, Santi Nicita, ha presentato ieri alla procura della Repubblica «formale querela e denuncia nei confronti del sindaco di Avola, Albino Di Giovanni, e del sindaco di Pachino, Sebastiano Barone, per diffamazione pluriaggravata e omissione di atti di ufficio». L'on. Nicita accusa i due sindaci di avere «rappresentato coscientemente il falso» e di averlo «deliberatamente diffamato». I due sindaci, riferisce Nicita nella querela, hanno infatti revocato le nomine dei rappresentanti dei rispettivi Comuni nel consorzio senza sostituirli, con «l'obiettivo di destabilizzarne la vita istituzionale e chiederne il commissariamento». L'on. Nicita respinge l'affermazione dei due sindaci secondo la quale «l'attuale gestione dell'Asi vive una condizione di crisi ed è fortemente contestata per scelte e comportamenti personalistici», mentre «il conto consuntivo 2004 e il preventivo 2005 sono stati esitati con il parere contrario del Collegio dei revisori dei conti».

Nicita contesta infine la decisione dei due sindaci di «non procedere ad alcuna nomina in sostituzione fino al rinnovo totale della gestione dell'ente». Il querelante afferma a sua volta che «ciò dimostra l'orchestrazione della manovra e fa presumere che l'esempio sarà seguito da altri in dipendenza della individuata cabina di regia». E ricorda di aver già «informato le autorità di controllo, i sindaci e tutti i soci del consorzio del tentativo in atto». Contesta quindi ai due sindaci di avere affermato il falso perchè «il consuntivo 2004 non è ancora elaborato, mentre il bilancio di previsione 2005 è stato approvato con 54 voti favorevoli e due astenuti» con lo stralcio, su sua proposta, di una delibera di mutuo contestata dai revisori. Contesta inoltre ai due sindaci di aver affermato il falso anche per l'accusa rivoltagli di «scelte e comportamenti personalistici», laddove, sottolinea, «le delibere del Comitato direttivo e del Consiglio generale sono di consueto approvate alla unanimità o a larghissima maggioranza, nella trasparenza e con il consenso della quasi totalità dei presenti». L'on. Nicita definisce infine le contestazioni dei due sindaci «lesive della sua dignità, del suo onore, del suo decoro e della sua professionalità». E accusa a sua volta i sindaci di «omissione di atti di ufficio» per aver affermato che non sostituiranno i revocati «fino al rinnovo totale della gestione dell'ente».

salvatore maiorca
Fonte: LaSicilia.it il 13-04-2005 - Categoria: Cronaca

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