Morghella - L'acqua delle saline non defluisce ed allaga le serre.

Morghella - L'acqua delle saline non defluisce ed allaga le serre. PACHINO - Le difficoltà del mondo agricolo, spesso coincidono con una situazione di carattere logistico difficile e complessa, che a volte si scontra con autorizzazioni, ma anche con inadempienze varie se non con abusi. È quanto accade in contrada Morghella, dove una cinquantina di imprenditori agricoli hanno visto allagate le loro serre per la tracimazione delle antiche saline oggi trasformatesi in pantano.
La causa di ciò va ricercata nella mancata pulizia del canale che porta a mare l'acqua quando questa supera un certo livello. Si tratta di un canale scavato in mezzo alla pietra arenaria, largo non più di un metro e dove, un tempo, c'era un portellone di chiusura che impediva all'acqua del mare di entrare e, aprendolo, consentiva all'acqua piovana superflua di riversarsi in mare. «Il portellone non esiste più, -ha affermato Giorgio Morana- e la conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Il mare ha insabbiato il canale alzandolo di livello e, conseguentemente tappandolo. Così l'acqua delle saline non defluisce e non si riversa in mare ed allaga le serre».

Ieri una decina di proprietari di aziende si è calata nel canale tentando di ripulirlo a mano e di rimuovere la sabbia accumulatasi. Un'impresa al di sopra delle forze umane, tant'è che l'impresa è di fatto fallita. «L'abusivismo ci penalizza, -ha affermato Morana-. Chiediamo urgentemente l'intervento del Prefetto, poiché il canale, di vitale importanza per noi e per la salvezza delle nostre aziende, non può essere ripulito con mezzi meccanici a causa dell'abusivismo diffuso che ha visto molti proprietari di villette, costruire verande e balconi, se non le stesse abitazioni, proprio sugli argini del canale di defluizione. Conseguentemente i mezzi meccanici non possono posizionarsi a cavallo del canale stesso e non possono ripulirlo. Unica soluzione è intervenire a mano, ma noi oggi, in dieci, non siamo riusciti a pulirne neppure dieci metri». Le vecchie saline di Morghella, costituiscono un recipiente naturale fondamentale per la raccolta delle acque piovane. Lì confluiscono infatti le acque meteoriche di quasi il 60% della città di Pachino e di Portopalo oltre di quelle delle contrade di Cozzo-Grillo, Carrubella e Scivolaneve. Si tratta di 83 ettari di specchio acqueo che l'opera saggia di imprenditori illuminati ha costruito in maniera tale da ricavare ottimo sale marino, ma nello stesso tempo averne una utilità collettiva vitale, sfruttando pendenze e correnti marine. La disattenzione di pochi, tuttavia, rischia di rompere un equilibrio delicato e di pregiudicare oltre che le aziende agricole nel frattempo nate, la stessa capacità della natura di adattarsi e fronteggiare l'eccezionalità degli eventi naturali.

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 20-11-2011 - Categoria: Cronaca

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