PACHINO - Il sindaco Paolo Bonaiuto ha completato ieri la giunta della casa municipale, nominando, così come era stato annunciato nei giorni scorsi, Sebastiano Mandalà alla carica di assessore. Mandalà ritorna all'interno della stanza dei bottoni, e guiderà le rubriche che aveva lasciato nello scorso aprile rassegnando le dimissioni, e cioè la sanità, l'agricoltura, la protezione civile ed il commercio. Per il neo assessore si tratta di un ritorno in giunta, che lo stesso Mandalà ha spiegato così: «Quando, a fine aprile, rassegnai le dimissioni, lo feci poiché alla lista di cui ero espressione, venne a mancare il sostegno di un consigliere comunale. Oggi ritorno in giunta in rappresentanza di un gruppo politico coeso che si avvale dell'esperienza politica di una parte del movimento che allora mi sosteneva e in più di altri amici». Mandalà respinge con fermezza le critiche pervenute dal Pd. «Non riesco proprio a capire il motivo delle critiche rivoltemi dall'opposizione.

Non c'è dubbio che ho sempre sostenuto il sindaco Bonaiuto sin dalla sua campagna elettorale e che il movimento di cui ero espressione ha dato un contributo importante per la vittoria delle elezioni. Io non ho fatto alcun ribaltone, al contrario di quanto invece accaduto alla regione oggi ed in passato anche all'interno delle giunte comunali locali, proprio per mano di chi oggi critica». Secondo il consigliere Santo Luciano, l'assegnazione dell'assessorato vacante al Pdl copre un sottodimensionamento del partito. «E' chiaro che la politica di coerenza paga, -ha affermato Luciano-. Abbiamo atteso ed oggi abbiamo ottenuto grazie ad un contributo schietto ma sempre leale». Per Rabito viene premiata la politica di lealtà e non di soccombenza nei confronti del primo cittadino. Ma la nomina di Mandalà rischia di mettere fuori l'Api dalla coalizione di maggioranza, secondo le direttive del Pdl in risposta al ribaltone regionale.

Sa.Mar.