Maggiore vigilanza sui lavori della tonnara

MARZAMEMI - Il sollecito arriva dall'associazione di studi storici e culturali diretta da Roberto Bruno. Continua a sollecitare una maggiore vigilanza ed un maggiore controllo sui lavori di ristrutturazione che si stanno svolgendo nella tonnara di Marzamemi l'Associazione di studi storici e culturali di Pachino diretta da Roberto Bruno. I lavori sono considerati dall'associazione certamente opportuni viste le condizioni precarie in cui versano buona parte degli immobili appartenenti alla vecchia tonnara marzamese. Complice il tempo e la mancata manutenzione, infatti i luoghi erano ormai del tutto fatiscenti ed inagibili. È ritenuto però non solo opportuno ma anche doveroso che vengano effettuati dei controlli visto che i beni immobili e quelli contenuti all'interno appartengono idealmente a tutta la collettività essendo testimoni della memoria storica locale e di tutto il Mediterraneo.

L'associazione diretta da Bruno confida dunque nella soprintendenza ai beni culturali affinché svolga al meglio il suo ruolo di controllo e di salvaguardia, e chiede altresì la messa in sicurezza degli scieri e di tutto il materiale conservato nei locali al fine di evitarne la rimozione che potrebbe causare gravi danni e rischi per la salvaguardia soprattutto delle grandi barche utilizzate per la pesca del tonno. Nel caso in cui poi il materiale di inestimabile valore dovesse essere necessariamente spostato si chiede di utilizzare la massima cura nelle fasi del trasferimento e la costruzione di una struttura complessiva in grado di non disperdere e di proteggere tutto il materiale dalle intemperie, dagli eventi climatici, e dalla eventuale curiosità dei passanti i quali, anche involontariamente, potrebbero arrecare ulteriori danni ai beni in questione.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 03-12-2004 - Categoria: Cronaca

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Lo erano o meglio lo sarebbero stati, se...


Forse non ci si stà rendendo conto di quello che, purtroppo, stà avvenendo alla Tonnara di Marzamemi.Le cose rimangono di una comunità quando le strutture hanno questa destinazione pubblica. Ma qui si stà realizzando una struttura alberghiera. E gli spazi sono e saranno privatizzati per sempre. Già questa estate ho assistito a scene che a solo percepirle da lontano se ne annusava tutta la pseudo e falsa veste per soli selezionati "convitati di pietra". E di gendarmi riccioluti impenitenti e assai strani per la variabilità del loro umore che denotano sicure carenze di personalità. Che avendone per alcune sere l'uso,(non mi riferisco alla associazione che ha organizzato la seconda manifestazione cinematografica), se ne gustava tutta la pedante, ignorante e chimerica veste di perbenismo pseudo borghese dove mancavano solo gli abiti lunghi e le carozze trainate da cavalli bianchi con la coda legata a mò di treccia d'aglio.Le candele le ho intraviste dal portone che accuratamente governato ne faceva intavvedere le fioche luci su tavoli imbanditi per i VIP locali. Figuriamoci quando queste strutture incominceranno a funzionare per il pubblico selezionato da 200 euro e passa a notte. Si creeranno dei conflitti fra i roboanti, e alla moda del momento, bar nigth a luci soffuse di cui mi piace l'atmosfera giovanile anche se per ovvie ragioni mi tengo lontano. Altra cosa sarebbe stata quella di rendere pubblica e acquisirla al comune come era intenzione di una cooperativa locale. Dove la comunità locale sarebbe stata garantita per l'utilizzazione di spazi per esposizioni e spazi ricreativi aperti al pubblico specificatamente destinati. Io spero di sbagliarmi e che la nuova progettazione nonostante sia fatta da privati ne prevedano l'utilizzo anche per i cittadini e i turisti locali. Comunque un fatto è certo. Tutti gli spazi utilizzati dai pescatori per risarcire e depositare le proprie reti se ne dovranno andare da un'altra parte. E mi chiedo,dove???
"Perderò l'anima colorando il nero orizzonte!"(S.D) Per sempre...

Cordiali Saluti Spiros