La Regione fa quadrato a difesa del pomodorino e dei produttori

La Regione fa quadrato a difesa del pomodorino e dei produttori PACHINO - (Salvatore Moncada) Una sala gremita ha fatto ieri pomeriggio da cornice all'assemblea pubblica in difesa del pomodorino di Pachino. Dopo gli attacchi che il pregiato ortaggio ha subito dalle reti televisive della Rai, durante la trasmissione "Bontà Loro" dello scorso 3 febbraio diretta da Maurizio Costanzo, la politica siciliana fa quadrato attorno a quello che viene considerato a ragione un prodotto isolano di eccellenza. Ieri pomeriggio nella sala principale del Palmento Rudinì il presidente della Regione Raffaele Lombardo e il suo assessore con delega all'Agricoltura Elio D'Antrassi hanno spiegato ai presenti quale dovrebbe essere la strada maestra da imboccare. Presenti all'assemblea anche i deputati regionali Pippo Gennuso del Mpa, Bruno Marziano e Roberto De Benedictis del Pd, Mario Bonomo dell'Api e Riccardo Minardo. E con loro c'era anche l'assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Missineo. «Si potrà e si dovrà riparare, dato che la denigrazione dei prodotti della Sicilia e dei suoi lavoratori ha procurato un danno»: sono state queste le parole del presidente Raffaele Lombardo, che è ritornato sulle gravi affermazioni del giornalista e conduttore Alessandro Di Pietro. Il presentatore televisivo dagli schermi della trasmissione "Bontà Loro" aveva parlato di infiltrazioni criminali nella gestione della filiera del pomodorino, invitando i consumatori a non comprare l'ortaggio. Ma il governatore ha parlato anche di altri temi: «Se non diamo il la alla Riforma del commercio in Sicilia non ci sarà futuro né speranza per il pomodoro di Pachino.

E non soltanto per questo prodotto, ma per l'intero sistema agroalimentare siciliano». Lombardo ha poi aggiunto: «Metteremo la parola fine in Sicilia a nuovi insediamenti di grandi catene di distribuzione e non ci saranno più i pesci grandi che divoreranno i piccoli. L'apertura domenicale – ha continuato il governatore - delle grosse catene commerciali dovrà essere finalizzata alla promozione dell'intero comparto agroalimentare della Sicilia. E ancora, dal prossimo 2 aprile i prodotti della nostra terra dovranno arrivare al grande mercato agroalimentare di Catania». Il Governatore, preannunciando poi l'arrivo del ministro per le Politiche agricole a Pachino, Giancarlo Galan, si è detto preoccupato sul paventato accordo per l'importazione di prodotti agricoli da Marocco e Tunisia. «Mi auguro – ha detto il presidente della Regione – che questo non passi in sede di parlamento europeo». Per l'assessore regionale all'agricoltura Elio D'Antrassi: «La Sicilia come entità produttiva ed economica forse fa paura a qualcuno. Di incidenti come questo la Sicilia è stata già vittima. Forse – ha detto l'esponete della giunta regionale - c'è chi vorrebbe tenerci una mano sulla testa per evitare la nostra crescita». Una soluzione ci sarebbe: «quella di aggregarsi per fare sistema – ha concluso D'Antrassi – , ma non è una sfida solo di e per Pachino: dev'essere una battaglia generale in Sicilia». Per mercoledì intanto si attende in città la visita del ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan assieme al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Fonte: gazzettadelsud.it il 14-02-2011 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net