La nascita del Pd tra mille polemiche

La nascita del Pd tra mille polemiche PACHINO - Parte fra mille polemiche il Partito democratico pachinese. Nonostante sia stata raggiunta l'intesa sul nome del segretario che guiderà il Pd locale nella persona dell'ex segretario diessino già candidato a sindaco per la sinistra alle ultime elezioni amministrative Corrano Ruscica, l'armonia tra le varie componenti stenta ad arrivare.
Composta la frattura relativa alla cosiddetta frangia della “società civile”, una nuova piaga sembra essersi aperta con la Margherita. Motivo della disputa è il numero dei componenti del direttivo locale. L'indirizzo prospettato dai Ds di dare una parità rappresentativa e dunque anche numerica alle varie componenti che compongono il Pd e cioè la componente Ds, la componente “società civile” e la componente che fa riferimento alla Margherita non convince proprio i rappresentanti di quest'ultimo partito che hanno fatto notare come i componenti della “società civile” in gran parte risultano essere anche iscritti diessini. Ciò porterebbe automaticamente ad avere l'area dei Ds con un numero doppio di rappresentanti rispetto a quelli del centro moderato. La questione avrebbe mandato su tutte le furie gli esponenti locali della Margherita che, seppure separati in diverse correnti, avrebbero fatto fronte comune minacciando di non partecipare al congresso costitutivo della nuova componente partitica della sinistra pachinese. «Appare paradossale, -ha affermato l'ex assessore Michelangelo Blandizzi che fa capo proprio alla Margherita- come a livello nazionale Veltroni tenda a staccarsi dalla sinistra per aprire quanto più possibile al centro mentre a Pachino avvenga esattamente la cosa inversa e si tenta di isolare la componente del centro moderato per privilegiare quella di sinistra». Secondo Blandizzi il rischio che si corre è quello di formare un Pd senza la componente della Margherita con il risultato di assottigliare ulteriormente i consensi.

«Il Pd potrebbe nascere, -ha continuato Blandizzi- solamente con la componente diessina visto che la società civile ha sempre fatto riferimento ai Ds, con l'aggravante che proprio il partito della quercia senza la Margherita si assottiglia nel numero dei consensi poiché al suo interno si è spaccato ed una parte è confluita nella sinistra arcobaleno estranea al Pd. Si deve evitare questo errore tattico e trovare nuovi equilibri». Il Pd rischia inoltre di essere sbilanciato anche a causa delle candidature in pectore ai prossimi appuntamenti elettorali. Se le avvisaglie della prima ora saranno poi confermate, la candidatura locale sotto le insegne del nuovo partito potrebbe andare ad un esponente della “società civile”, e sembra già assegnata sempre a tale area la candidatura ai vertici locali qualora si dovesse arrivare ad elezioni anticipate anche a Pachino. Tutti i nodi comunque dovranno essere sciolti entro domenica prossima, data che è stata fissata per l'elezione del coordinamento locale e l'incoronazione di Ruscica quale primo segretario diessino. Va poi tenuta sotto osservazione la componente che fa capo all'assessore Giorgio Giliberto che è fuoriuscito dal Pd per andare a ricoprire una carica amministrativa ma che ha partecipato alle primarie raggiungendo il 30% dei tesserati che hanno partecipato al momento aggregativo della sinistra e che ora hanno diritto di voto anche nel coordinamento.

Salvatore Marzino
Fonte: LaSicilia.it il 08-02-2008 - Categoria: Politica

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