La Dusty torna sul piede di guerra

PACHINO - Una situazione dai contorni drammatici è stata presentata ieri alla presenza del segretario generale del comune e del difensore civico della città dai rappresentanti sindacali del personale dalla Dusty al commissario straordinario Margherita Rizza. Da due mesi infatti gli operai che si occupano della raccolta dei rifiuti solidi urbani non percepiscono i salari, ed in dicembre hanno avuto solo un acconto sulle tredicesime. Ritorna dunque in primo piano la vertenza Dusty. Il direttore della ditta ha inoltre comunicato che dato il credito vantato nei confronti del comune, la ditta oltre all'impossibilità di pagare gli stipendi agli operai, non è più in condizione di rifornire adeguatamente i propri mezzi di carburante, per cui, terminate le scorte, il servizio di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città potrebbe essere interrotto. Pachino dunque corre il rischio di ripiombare nell'emergenza rifiuti già vissuta nello scorso novembre quando per ben otto giorni la spazzatura non fu rimossa e cumuli enormi si formarono in ogni angolo delle strade. I rappresentanti sindacali Marchese, Sipione e Mallia hanno chiesto con forza un incontro al prefetto di Siracusa. «La nostra situazione è umiliante, -ha affermato Mallia- e la tensione anche all'interno delle nostre famiglie sale in maniera vertiginosa. Non possiamo più affrontare neppure le spese ordinarie a cui una famiglia va incontro giornalmente.

Il rischio è che ciascuno di noi perda la propria casa ed il frutto di sacrifici di una vita. Spesso cerchiamo di arrotondare, ma non ce la facciamo più». Il commissario straordinario Margherita Rizza ha preso atto della situazione, ma non ha potuto neppure dare risposte concrete. Il problema è legato non soltanto ai mancati accrediti da parte di Stato e Regione che non si attendono prima del mese di Marzo, quanto ai mancati pagamenti da parte della Serit che per conto del comune riscuote tutti i tributi. In particolare la Serit deve alla casa municipale quelle somme riscosse per l'Ici, somme che però rifiuta al momento di accreditare sui conti comunali. Ad essere a rischio a questo punto sono anche gli stipendi dei dipendenti comunali data la carenza di liquidità che sta assumendo contorni strutturali. «Noi non vogliamo altre anticipazioni, -ha affermato il commissario Rizza- perché significherebbe aggiungere debiti a debiti visto che le anticipazioni vanno restituite. Chiediamo solo quello che ci è dovuto». La casa municipale potrebbe anche adire le vie legali contro l'ente di riscossione.
L.S.
Fonte: LaSicilia.it il 23-01-2009 - Categoria: Cronaca

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