L'ipotesi mafia è inconsistente

L'ipotesi mafia è inconsistente PACHINO - «L'ipotesi di infiltrazioni mafiose nella filiera di commercializzazione del pomodoro di Pachino è del tutto inconsistente». È quanto ha spiegato Salvatore Dell'Arte, agronomo e presidente della cooperativa «Aurora», una delle più importanti realtà agricole e di organizzazione di produttori sul territorio. Dell'Arte, coautore dell'enciclopedia del pomodoro curato dalla Bayer dove ha descritto il «modello Pachino» ha ricostruito il sistema della produzione e della commercializzazione dell'oro rosso pachinese, un sistema interamente documentato dalle etichette di tranciabilità che accompagnano per legge ogni confezione di pomodorino, sia esso a marchio Igp che non a marchio ma che viene prodotto nel comprensorio della Sicilia sud orientale. «Le ipotesi di infiltrazioni mafiose legate ai mercati generali quali ad esempio il mercato di Fondi al centro di una inchiesta della magistratura, non possono riguardare il pomodoro di Pachino semplicemente perché le realtà agricole non basano la commercializzazione dei prodotti sui mercati generali, né su quello di Fondi, né su altri». Dell'Arte mostra il cuore della cooperativa che guida da anni, dove il prodotto viene consegnato dai produttori, selezionato, confezionato, imballato e spedito direttamente nei supermercati. «Il sistema dei mercati generali non si usa più da almeno un decennio, -ha continuato Dell'Arte- e le realtà agricole come la nostra hanno rapporti direttamente con la grande distribuzione organizzata che commissiona sulla base delle richieste dei vari supermercati.

Si può dire dunque che i pomodori che partono da Pachino sono stati già collocati sui banchi di vendita dove arrivano direttamente e senza intermediari. Siamo noi che selezioniamo, confezioniamo, imballiamo e spediamo. Tutto ciò peraltro risulta ad Alessandro Dipietro, che qualche anno fa è stato nostro ospite toccando con mano la realtà locale». Soddisfazione è stata poi espressa da Dell'Arte per la pronta e compatta reazione avuta sia dal mondo politico che da quello sindacale ed associazionistico a difesa dei prodotti locali che, in questa stagione stanno facendo segnare una ripresa attesa da anni. Intanto ieri la trasmissione «Bontà Loro» condotta da Maurizio Costanzo ha dedicato una puntata riparatoria all'argomento, anche se non tutti sono rimasti soddisfatti. La trasmissione si è basata infatti sulla riproposizione dell'intervista al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, riguardante le ipotesi di infiltrazione mafiosa nella filiera del pomodoro. A difesa della produzione pachinese ieri sono intervenuti anche il presidente della provincia Bono e il deputato all'Ars Gennuso. Una nota di solidarietà a produttori ei lavoratori impegnati nella produzione e nella raccolta arriva anche dal segretario generale della Ust Cisl Siracusa Paolo Sanzaro.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 09-02-2011 - Categoria: Cronaca

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