L'assessore: «Il depuratore non è sotto sequestro»

PACHINO - A tenere banco nella vita politica di questi giorni è il depuratore comunale. Dopo i falsi allarmi relativi al possibile sequestro dell'impianto, notizie seccamente smentite dall'assessore all'ecologia Michele Blandizzi, si discute sull'idoneità e su quali siano i metodi di gestione dello strumento ecologico. A prendere posizione è il coordinatore della Margherita Michelangelo Blandizzi, già esperto alla sicurezza del comune che si rifà ad un documento presentato alla casa municipale qualche anno fa quando venne indetta la gara di appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che ricomprende anche la gestione del depuratore. «Il punto è, -ha affermato Blandizzi- che alla Dusty è stata affidata solo la gestione del depuratore e non anche la manutenzione così come era logico fare. Il comune ha ritenuto di affidare alla società incaricata una moltitudine di servizi per un appalto d'oro trascurando guarda caso la manutenzione del depuratore che è rimasta alla casa municipale. «Se gestione e manutenzione fossero stati affidati alla ditta appaltante certamente oggi la casa municipale non avrebbe per le mani questa spinosissima questione. Invece così come sono aggi le cose, il responsabile è il comune di Pachino che deve affrontare l'adeguamento di una struttura vecchia e non adeguata affidando ad un'ennesima altra ditta i lavori di manutenzione ed adeguamento spendendo con il meccanismo della somma urgenza cifre che urgenti non sono affatto perché da anni si sapeva che il depuratore non era adeguato.

In questo modo le somme spese sono doppie poiché ci sono volute cifre altissime per il capitolato omnicomprensivo della Dusty e cifre ingenti per provvedere alla manutenzione. Ritengo che ci siano responsabilità notevoli da parte dell'amministrazione sulla vicenda, e mi chiedo dove vengono scaricati i reflui aspirati dagli espurgatori comunali che intervengono in caso di guasti nella rete. Credo, -ha concluso il coordinatore della Margherita- che con la salute pubblica non si possa scherzare". Da mesi ormai il depuratore comunale è chiuso per lavori. L'assessore all'ecologia Michele Blandizzi però ne ha annunciato la riapertura a breve affermando: "I lavori di adeguamento sono stati quasi ultimati e sono in arrivo i filtri che dovranno essere montati e il tutto per un costo di 30 mila euro. Non c'è dunque nessun sequestro e nessun sigillo». Ma che la vicenda sia spinosa lo confermano le indagini in corso.
Fonte: LaSicilia.it il 02-09-2005 - Categoria: Politica

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