L’assessore all’Ecologia bruciava sterpaglie

L’assessore all’Ecologia bruciava sterpaglie PORTOPALO - I carabinieri della stazione portopalese, in seguito ad un controllo sul territorio, hanno segnalato alla procura l'assessore comunale all'Ecologia, Gaetano Gennuso, ai sensi dell'articolo 674 del codice penale. Il motivo della denuncia sarebbe legato al fatto che l'esponente politico si sarebbe reso autore dell'incendio di sterpaglie in un terreno adiacente alla sua proprietà. I fatti risalgono a qualche giorno fa. I militari dell'arma, attirati dal fumo che si sprigionava dalla contrada Maucini, si sono recati sul posto segnalando l'accaduto.
Il diretto interessato ha smentito categoricamente la presenza di rifiuti speciali o dannosi tra il materiale bruciato. «C'erano soltanto sterpaglie. Tra l'altro il terreno non è di mia proprietà - afferma Gaetano Gennuso - e già al momento dell'arrivo dei carabinieri ho dato tutte le spiegazioni del caso. Ma ribadisco che si è trattato di sterpaglie e rami secchi. Darò mandato al mio legale di tutelare la mia onorabilità dal momento che c'è stato chi ha sostenuto che tra le sterpaglie c'erano anche rifiuti ritenuti speciale e che possono causare emissione di fumi nocivi per l'ambiente. La qual cosa la smentisco categoricamente». Esponente dei punta dell'Udc locale, Gennuso oltre alla delega all'Ecologia è titolare di quelle relative a Territorio e Lavori pubblici. A Portopalo la notizia riguardante la denuncia ha fatto molto scalpore e c'è già chi parla della necessità di sollevare Gennuso dall'incarico amministrativo. «Adesso è bene che Cammisuli prenda atto di questo fatto - afferma l'ex consigliere comunale Agostino Campisi - per rimuovere immediatamente l'assessore». Da parte sua l'esponente politico si difende. «Sono uno che si è sempre assunto le proprie responsabilità - prosegue Gennuso - ed è quello che farò anche questa volta. Ribadisco con assoluta convinzione che si è trattato di aver bruciato solo dei rami secchi e delle sterpaglie».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 29-10-2006 - Categoria: Cronaca

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