L’arch. Guastelluccia reintegrata. Il Comune deve risarcirla

L’arch. Guastelluccia reintegrata. Il Comune deve risarcirla PACHINO - Costerà alle casse municipali quasi 50 mila euro l'operazione di «dequalificazione professionale» posta in essere dall'Amministrazione comunale ai danni dell'ex capo dell'ufficio tecnico Angela Guastelluccia. A stabilirlo è stato il giudice del lavoro del Tribunale di Siracusa che ha riconosciuto non soltanto l'esistenza di un'avvenuta dequalificazione professionale posta in essere in maniera ingiustificata ed illegittima, ma anche uno svilimento della professionalità e delle qualità del funzionario, condannando il Comune a corrispondere le differenze retributive e a sostenere le spese di giudizio. Annullate dal giudice del lavoro anche le determine sindacali che toglievano le funzioni dirigenziali all'ex capo dell'ufficio tecnico, restituendo le funzioni apicali fino a questo momento negate.
La vicenda risale al 2007 e dura fino ad oggi, con un'interruzione di qualche mese relativa al periodo del commissario straordinario. Il sindaco del tempo Giuseppe Campisi, infatti, con un provvedimento che non recava alcuna motivazione se non quella legata all'elemento fiduciario dei dirigenti, aveva affidato la guida di una tecnostruttura e le relative funzioni apicali, a un funzionario di categoria D1 nonostante all'interno della pianta organica vi fossero dipendenti, tra cui l'architetto Guastelluccia, in possesso di una categoria superiore e cioè la D3.

Secondo la sentenza, inoltre, l'errore commesso fu ancora più grave se si tiene conto del fatto che la Gastelluccia era già dirigente con funzioni apicali e fu sostituita in maniera inspiegabile da un dipendente di categoria inferiore. Il Tribunale ha stigmatizzato la subalternità in cui si è venuto a trovare il funzionario che, pur avendo una categoria superiore, era costretto a rimanere sott'ordinato ad altro funzionario gerarchicamente inferiore. Quest'ultimo, peraltro, sempre secondo il Tribunale del lavoro, avrebbe avuto una precisa volontà di delegittimazione nei confronti della Guastelluccia, mortificandone la professionalità e cercando di isolarla. Una situazione che, secondo l'interessata, continua ancora dato che, nonostante siano cambiati i vertici amministrativi, il funzionario è stato assegnato a un ufficio isolato e privo di alcuna funzione. «La sentenza mi rende giustizia - ha affermato l'architetto Guastelluccia -. Ho già chiesto, tramite i miei legali, di essere reimmessa nelle mie funzioni e con le responsabilità che mi competono».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 11-02-2012 - Categoria: Cronaca

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