Intimidazione a Corrado Scala l'Antimafia vuole capire

Intimidazione a Corrado Scala l'Antimafia vuole capire PORTOPALO - (Salvatore Moncada) È un segnale forte ed incontrovertibile quello lanciato ieri mattina dall'aula consiliare del Comune dopo gli ultimi avvenimenti criminali che hanno visto nel mirino il consigliere comunale e capogruppo del Pdl Corrado Scala. Lo Stato c'è. È al fianco degli imprenditori, degli amministratori e dei semplici cittadini. Lo ha ribadito a chiare lettere il presidente della commissione regionale antimafia Calogero Speziale. Accanto a lui c'erano i colleghi deputati Bruno Marziano del Pd, Vincenzo Vinciullo del Pdl e Giuseppe Gennuso del Mpa. Corrado Scala qualche settimana fa era stato oggetto di un atto intimidatorio di "stile" mafioso. Qualcuno gli ha fatto trovare un gatto morto appeso alla maniglia della porta della propria abitazione. Corrado Scala si è limitato ai ringraziamenti e ad una battuta: «Spesso la disgrazia di chi ama il proprio territorio è dire ciò che si pensa e fare ciò che si dice. Sono fiducioso nell'attività investigativa delle forze dell'ordine». Ha dichiarato il presidente della commissione Speziale: «La presenza della commissione antimafia non ha l'obbiettivo di mettere sotto osservazione questa comunità. Il nostro intento – ha continuato - è al contrario quello di valorizzarla. Troppo spesso purtroppo si sente di atti ed intimidazioni nei confronti di consiglieri comunali, consiglieri provinciali, sindaci, assessori. Sono coloro che si trovano in prima linea chiamati a dare risposte immediate. Vanno tutelati per primi.

Per discutere della loro sicurezza ho anche chiesto un incontro con tutti i prefetti della Sicilia». Presenti all'incontro anche i vertici delle forze dell'ordine: il capitano Gennaro Micillo comandante della compagnia dei carabinieri di Noto, il vice questore aggiunto Giancarlo Consoli dirigente del commissariato della Polizia di Stato di Pachino, ed il tenente Sebastiano Di Giovanni Comandante della Guardia di Finanza della tenenza netina. I tre esponenti delle forze dell'ordine, che hanno sottolineato di lavorare in sinergia sul territorio, hanno anche ribadito in maniera unanime e coesa l'importanza del rapporto tra le istituzioni e soprattutto le denunce da parte di chi sa, chi vede o chi è informato sui fatti. «Quando accaduto non ci ha fatto sentire abbandonati – ha detto il sindaco Michele Taccone -. Le forze dell'ordine ci sono state sempre vicine. In questi casi la strategia da adottare è quella di aggredire il male per estirparlo». Il deputato regionale del Pdl Vincenzo Vinciullo ha dichiarato: «La presenza della commissione è dovuta al ripetersi di fatti gravi nell'intera zona sud della provincia. Atti intimidatori nei confronti di giornalisti, imprenditori come nel caso del presidente della Coldiretti Corrado Cugno ed esponenti politici come in quello di Corrado Scala. Siamo qua per dare fiducia all'ambiente ma anche alle forze dell'ordine per il proseguo delle attività». Bruno Marziano ha espresso «solidarietà politica alle persone colpite, ma anche a tutta la comunità portopalese che di certo è rimasta colpita e scossa da quanto accaduto». Per Giuseppe Gennuso, invece, è importante che «le persone colpite da atti del genere denuncino i fatti con minuzia di particolari. Solo così si possono mettere le forze dell'ordine nelle condizioni di indagare».
Fonte: gazzettadelsud.it il 12-10-2010 - Categoria: Cronaca

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