Intervento di Barbara Fronterrè sullo "Speciale Marzamemi", pubblicato su La Sicilia

Intervento di Barbara Fronterrè sullo "Speciale Marzamemi", pubblicato su La Sicilia MARZAMEMI - Esprimo la più ferma protesta per i contenuti dello «Speciale Marzamemi» apparso su «La Sicilia» del 9 dicembre. E' stato provocato un grave danno d'immagine al borgo di Marzamemi, agli imprenditori ed esercenti che vi operano, e alla comunità giovanile che frequenta il borgo. Si tratta di una leggerezza gravissima, se si pensa che su Marzamemi si concentrano milioni di euro di investimenti privati, e che il borgo è per il territorio come una fabbrica, con centinaia di posti di lavoro e un indotto importante.
Con titoloni scandalistici, invece, si è voluto offrire l'immagine di Marzamemi come luogo di devianza giovanile, di droga e alcol a fiumi, tra l'altro con una rappresentazione delle giovani donne vergognosa. Di certo sono presenti a Marzamemi le criticità proprie di tutti i luoghi investiti da uno sviluppo impetuoso e improvviso: proprio il Consorzio commercianti ha sempre evidenziato queste criticità con atteggiamento fattivo e in piena collaborazione con istituzioni e forze dell'ordine.

Non è possibile, però, solo accennare in modo dimesso, alle cose che disegnano l'identità di Marzamemi molto più della movida: il patrimonio paesaggistico e architettonico: la presenza con varie attività nei circuiti enogastronomici internazionali; le manifestazioni culturali come il Festival del Cinema di Frontiera; le industrie conserviere che esportano in tutto il mondo; la scelta di Marzamemi, anche come residenza estiva, da parte di personaggi del mondo dell'arte, della cultura, dello spettacolo ecc. Quella di Marzamemi è una situazione complessa e in evoluzione dove si confrontano modelli di sviluppo diversi e in cui le strategie per la crescita devono essere definite con sicurezza: questo poteva essere, semmai, il tema di una inchiesta giornalistica utile a qualcuno. Dobbiamo tutti, ciascuno per il suo ruolo, evitare di inchiodare Marzamemi allo stereotipo della movida. Per ciò è indispensabile, da parte dell'Amministrazione Comunale, rafforzare l'investimento in cultura e in valorizzazione, migliorare l'organizzazione dei servizi, concertare con gli imprenditori regole e strategie: insomma definire un progetto condiviso e veramente sostenibile per Marzamemi.

Barbara Fronterrè
Presidente Consorzio commercianti


Questa inchiesta ha come unico obiettivo quello di accendere i riflettori sui giovani e sui loro luoghi cult del sabato sera. Nessun titolo scandalistico, ma solo il resoconto di quanto emerso dalla realtà e dai bilanci fatti da carabinieri e polizia. E' ovvio che raccontare un sabato sera non significa identificare in quel quadro una splendida realtà turistica e ambientale come Marzamemi. Come altrettanto ovvio è che non tutti i giovani che affollano vicoletti e piazze di Marzamemi, come quelle di Noto o Avola trascorrano la notte fra drink e spinelli. Il bianco e il nero esistono ovunque, in ogni angolo della Terra. Marzamemi compresa. Sono tanti, per fortuna, gli esempi che ci raccontano di ragazzi impegnati nel sociale, che fanno della loro vita un esempio di altruismo. Lo abbiamo visto, per esempio, a Noto. Lo abbiamo riscontrato anche a Marzamemi. Ecco: l'inchiesta sul sabato sera nel Siracusano prova a calarsi in un mondo che, vuoi o non vuoi, troppo spesso appare chiuso in se stesso, invalicabile per chi ha qualche anno di più... Cerchiamo di interpretare i giovani, per capirne le esigenze e, nei limiti dei ruoli, indicare eventuali percorsi di dialogo.

Alfio Di Marco
Fonte: LaSicilia.it il 11-12-2011 - Categoria: Cronaca

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