In stato di fermo altri scafisti

In stato di fermo altri scafisti Individuati altri due presunti scafisti. Questa volta si tratta di coloro i quali avrebbero condotto lo sbarco dei 68 clandestini avvenuto lunedì a Portopalo. Subito dopo l'approdo sulle coste, la polizia ha mosso le prime indagini per accertare che nel gruppo non si fossero «nascosti» i traghettatori camuffandosi da passeggeri. E nel giro di poco più di 24 ore gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità di Yousif Moqtar e di Mahmoud Hassad, di sedicente nazionalità somala e dall'età in fase di accertamento. Per entrambi l'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il provvedimento nei loro confronti è stato eseguito nel pomeriggio di martedì dagli agenti del commissariato di Pachino che insieme con i militari dell'Arma e agli uomini del Gruppo interforze di contrasto dell'immigrazione clandestina istituito alla Procura della Repubblica di Siracusa hanno sviluppato le attività investigative. Per l'individuazione degli scafisti è stata ancora una volta determinante la collaborazione degli stessi clandestini che con i loro racconti hanno fornito agli inquirenti elementi utili per portate a termine questa prima fase di indagini.

I due somali, in stato di fermo in attesa di convalida d'arresto da parte del magistrato, si aggiungono agli altri tre già arrestati il giorno prima, a breve distanza dallo sbarco avvenuto lo stesso 11 agosto, ma sulle coste di Ognina a Siracusa. Intanto la ripresa degli sbarchi ripropone l'emergenza accoglienza e le difficoltà di gestione. Non è mancato un certo attrito tra le realtà del volontariato locale. Alcuni del gruppo comunale di protezione civile hanno evidenziato alcune cose registrate nello sbarco di martedì sera a Portopalo. «Siamo stati messi da parte, - dichiara un volontario - forse non siamo graditi a qualcuno. Noi, però, restiamo sempre a disposizione per la prima accoglienza e il primo soccorso, auspicando di poter essere sempre di aiuto in queste circostanze». A Portopalo non si parla più della realizzazione di un centro per l'accoglienza immediata, progetto che sembrava ormai vicino alla concretizzazione alcuni mesi fa. «A livello centrale - fanno sapere da Portopalo - qualcuno avrebbe deciso diversamente. Portopalo, comunque, non farà mai mancare il supporto, tramite il volontariato, per il primo soccorso».

maria teresa giglio
SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 14-08-2008 - Categoria: Cronaca

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