Il sindaco: «Nulla sarà bloccato»

Il sindaco: «Nulla sarà bloccato» PACHINO - Le inchieste giudiziarie coordinate dai pubblici ministeri Claudia D'Alitto e Marco Bisogni rischiano di condizionare pesantemente l'attività amministrativa comunale. In molti casi vi sono uffici i cui atti più importanti sono stati acquisiti in originale dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri della compagnia di Noto, per cui riavviare la macchina amministrativa spesso non è semplice.
Ancor più difficile è ora individuare le imprese a cui affidare incarichi per la realizzazione di opere. Pare infatti che, in maniera più o meno marcata, le irregolarità amministrative fiocchino tra gli imprenditori locali. Anche l'economia potrebbe risentire dello stop imposto dalla magistratura. Lo scorso anno infatti il Comune avrebbe fatto segnare il record di commesse alle imprese artigiane. La parola d'ordine, comunque è «andare avanti». Il sindaco Paolo Bonaiuto sotto questo aspetto è categorico: «Non vediamo il motivo per cui dovremmo fermarci. Abbiamo la coscienza pulita e proseguiremo nell'azione amministrativa». Per questo venerdì sera le forze politiche che fanno parte della maggioranza di governo si sono riunite per tracciare una linea comune.

Secondo indiscrezioni, la maggioranza che sostiene il sindaco si sarebbe mostrata unita nel respingere gli attacchi dell'opposizione ed in particolare del Partito democratico, pronto a chiedere le dimissioni degli amministratori pachinesi e l'interruzione della stessa esperienza amministrativa. Pronti a sostenere la linea di Bonaiuto sarebbero tutti i partiti del centrodestra, ricompattatisi dopo le elezioni amministrative, e i consiglieri dell'Mpa, mentre qualche distinguo sembrerebbe esserci dalla dirigenza del movimento autonomista. Del resto era stato lo stesso commissario dell'Mpa Pippo Gennuso che, forte della sua leadership di deputato regionale, nei giorni scorsi aveva espresso posizioni di aperto dissenso con il sindaco pachinese.
In definitiva Fda, Pdl, Rinascita e liste civiche, nonostante i venti giudiziari, credono ancora che il progetto amministrativo possa continuare secondo gli originari piani.

sa. mar.
Fonte: LaSicilia.it il 10-04-2011 - Categoria: Politica

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