Il progetto di mediazione esteso agli istituti scolastici

PACHINO - È stato esteso anche agli istituti scolastici comprensivi ed all'istituto superiore «Paolo Calleri» di Pachino il progetto di mediazione e sviluppo culturale «Sciarra e Paci». Ieri, nella sala dell'istituto Calleri, c'è stata la firma del protocollo di intesa tra i vari organi coinvolti che vede, tra gli altri, anche il centro mediterraneo pluridisciplinare di Sicilia con sede a Noto e che è stato rappresentato da don Giuseppe Di Rosa. Il servizio messo in campo dal comune di Pachino costituisce di fatto l'avanguardia per quella che è l'azione di mediazione sociale che si sta espandendo sempre di più nella cultura contemporanea. «Si tratta, -ha affermato Don Di Rosa- di un modo per far venire fuori la persona e fare del soggetto l'elemento cardine. La mediazione cioè rappresenta quel fulcro in grado di porre rimedio a quelli che vengono definiti gli errori della giustizia, ed un modo per mettere in campo un modello di società nuova, dato che cultura della mediazione è cultura della pace».

A fare gli onori di casa è stato il dirigente scolastico del «Paolo Calleri» Teo Bisonte che ha presentato gli ospiti della giornata e cioè i quattro dirigenti degli istituti comprensivi di Pachino, gli assessore Sorbera e Mandalà, don Di Rosa ma anche l'assessore provinciale Giuseppina Ignaccolo, la dirigente dei servizi sociali di Pachino Antonella Aruta, lo psicologo Vincenzo Monaco ed alcuni pedagogisti ed assistenti sociali che svolgono già la loro funzione di mediatori. La collaborazione con gli istituti scolastici servirà a valorizzare l'aspetto della interculturalità anche mediante la conoscenza e la sperimentazione di piatti tipici dei paesi del nord Africa e del bacino del Mediterraneo in generale. «Ciò, -ha affermato l'assessore Mandalà- aiuterà a conoscere meglio l'altro ed a superare ed abbattere quel muro di pregiudizi che spesso ci impedisce di considerare nostri simili coloro che presentano delle diversità sia pure solo nel colore della pelle». L'assessore ai servizi sociali Sorbera ha poi evidenziato come la cultura della mediazione può favorire il dialogo in tutti i settori ed evitare situazioni tragiche come quelle di Rosarno dovute probabilmente all'incomunicabilità.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-01-2010 - Categoria: Cronaca

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