Il «mistero» del peschereccio

Il «mistero» del peschereccio PORTOPALO - Ha assunto i contorni di un vero mistero l'incagliamento del peschereccio egiziano che da un paio di giorni si trova arenato a ridosso del porto, nei pressi di Punta Anipro. L'imbarcazione, posta alcuni giorni prima sotto sequestro dai mezzi d'altura del Nucleo manovra di Pozzallo della Guardia di finanza, in seguito ad un inseguimento in mare con abbordaggio compreso da parte di due delle fiamme gialle, si trovava ormeggiata nei pressi di un cantiere di alaggio del porto. Qualcuno ha tagliato le cime degli ormeggi e ha tentato di condurre il peschereccio egiziano al di fuori del porto. Insomma, volevano portare via l'imbarcazione usata da "nave-chioccia" dai trafficanti di clandestini. Nel punto in cui si è arenata la barca, è da escludere categoricamente l'evento casuale determinato dalla rottura degli ormeggi a causa del maltempo. E' praticamente improbabile che la barca, scarrocciando, sia andata a posizionarsi fino a ridosso della scogliera di Punta Anipro. Lo esclude anche il responsabile dell'Ufficio locale marittimo di Portopalo, il maresciallo Salvatore Cascione, che ritiene invece l'evento "determinato dall'intervento di ignoti".

Anzi, Cascione è ancora più preciso anche se si mantiene sul vago. "Abbiamo dei riferimenti che confermano i nostri dubbi e le nostre ipotesi circa la dinamica dei fatti relativi allo spostamento dell'imbarcazione egiziana", aggiunge telefonicamente il responsabile di Locamare. Si fa l'ipotesi di un gruppo di immigrati, magari sbarcati di recente. Ma si tratta di mere ipotesi non suffragate da riscontri oggettivi o testimoni oculari. Adesso si attende che il tempo migliori per provare a spostare il peschereccio da quella posizione che costituisce un rischio tutt'altro che trascurabile di natura ambientale, a causa della presenza di gasolio. "Con queste condizioni meteomarine - dichiara Capo Cascione - non si può tentare né abbozzare alcun tentativo di spostamento dell'imbarcazione. E' difficile persino avvicinarsi a quel punto. Dobbiamo aspettare che il tempo migliori e poi vedere il da farsi. Certamente la barca dovrà essere spostata da lì". A che livello sono i rischi che possa verificarsi sversamento di carburante in mare? "La barca sembra adagiata, - aggiunge Cascione - un po' come quella nave turca che all'inizio dell'anno scorso si incagliò all'Isola delle Correnti. In ogni caso stiamo pensando a delle soluzioni per spostare il peschereccio, non appena le condizioni meteo ce lo consentiranno".

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 18-10-2007 - Categoria: Cronaca

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