Il cortile arabo delle diatribe

Il cortile arabo delle diatribe MARZAMEMI - È polemica sul cortile arabo di Marzamemi. E, in particolare, sull'ostruzione di una delle tre uscite del cortile con vasi in cemento che impediscono il passaggio. Dopo l'allarme lanciato dall'ingegnere Cesare Cavarra, che ha fatto appello alla Sovrintendenza di Siracusa e alle istituzioni, affinché i vasi fossero rimossi e venisse ripristinata la struttura originaria del cortile arabo, è arrivata puntuale la replica delle proprietaria della casa adiacente l'uscita ostruita del cortiletto. La signora Venera Bruno, che in riferimento a Cavarra ha affermato: «Non mi fa alcuna meraviglia, che ci sia gente che si erga a "giustiziere" di Marzamemi e che ci dimostri con le sue parole di essere un vero e proprio professore della storia del luogo. Tuttavia, prima di lanciare allarmi, sarebbe bene che chiunque si documentasse. Io sono diretta discendente degli unici e veri proprietari della tonnara e quindi bene a conoscenza dei limiti della proprietà e dei vincoli che ad essa sottostanno. Per quello che riguarda documenti e atti sono forse più documentata di chi dà libero sfogo ai propri risentimenti».

Secondo la signora Bruno la denuncia di Cavarra celerebbe un risentimento tutto privato, lontano da nobili motivazioni. Inoltre, dalle parole della Bruno, si evincerebbe che il vicolo sarebbe di proprietà privata, e dunque i vasi che ostruiscono il passaggio ci sono e ci resteranno. «Mi sorprende, - ha continuato la Bruno - che un professionista possa provare a rimuovere, nell'altrui proprietà, quanto vi si trova, ma questo è una storia di costume. Mi sorprende soprattutto che nessun accenno invece venga fatto alle difficili condizioni di vivibilità di Marzamemi e del cortile arabo, che molto spesso la sera viene sottoposto a umilianti pratiche di liberazione delle proprie esigenze corporali, piuttosto che di scritte di innamorati sui muri». Al di là degli evidenti dissapori tra chi denuncia e chi replica, va comunque ricordato che il cortiletto arabo, vicolo compreso, è stato restaurato appena pochi anni fa con soldi pubblici dell'8 per mille dell'Irpef ripristinando interamente il basolato.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-07-2010 - Categoria: Cronaca

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