Il caso Portopalo: Caruso lascia la maggioranza La moglie: «No al seggio»

Il caso Portopalo: Caruso lascia la maggioranza La moglie: «No al seggio» PORTOPALO - All'indomani della nomina degli scrutatori, con le polemiche scaturite dall'inserimento di soggetti strettamente riconducibili a consiglieri comunali, l'ex presidente del civico consesso Davide Caruso (la cui moglie faceva parte dell'elenco degli scrutatori) ha ufficializzato con una nota brevissima la sua uscita dal gruppo di maggioranza, aggiungendo che la moglie ha rifiutato la suddetta nomina. Nessuna motivazione da parte sua. Ieri si è appreso che Caruso potrebbe confluire nel gruppo centrista, componente della maggioranza che fa riferimento all'assessore Gaetano Gennuso e di cui fa parte anche il consigliere Mario Luciano che nella lottizzazione degli scrutatori ha piazzato tre colpi, nominando la sorella e due suoi cugini. Al momento, l'ex presidente Caruso si è dichiarato comunque indipendente, deciso a scegliere volta per volta le posizioni da prendere durante il voto in aula. Tante le reazioni giunte da Portopalo dopo l'ufficializzazione dell'elenco degli scrutatori per le elezioni politiche di fine febbraio. «Una cosa mai successa in passato - afferma un cittadino portopalese -: hanno piazzato quasi esclusivamente loro parenti sperando che la cosa magari restasse sottotraccia. Un atteggiamento moralmente ingiustificabile».

E c'è chi parla di «privilegio di casta». L'ex portavoce del Pd, Pino Mirarchi, si scaglia contro i componenti della commissione consiliare, in particolare contro Corrado Nastasi. «E' vergognoso quanto è stato fatto - dice Mirarchi - circa l'elenco degli scrutinatori. Ma come ci si può presentare all'opinione pubblica dopo la pubblicazione dell'elenco? Con quale coraggio si continua a parlare di giustizia sociale, di uguaglianza, di rispetto per le esigenze altrui? Gli occhi abbassati li dovrebbe avere soprattutto il consigliere Nastasi, politicamente inconsistente. Come fa a considerarsi uomo politico dopo essere sempre stato un quasi nessuno all'interno del Consiglio comunale dove ha trovato posto grazie al sottoscritto? Come fa a ritenersi uomo politicamente utile quando non riesce a valutare lo stato di bisogno di tanta altra gente, capace solo di ricordarsi della sua compagna? ».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 07-02-2013 - Categoria: Politica

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