I comunali in stato di agitazione

I comunali in stato di agitazione PACHINO - Assemblea di carattere sindacale al comune di Pachino. Dopo la positiva risoluzione dello sciopero dei dipendenti Dusty, a scendere sul piede di guerra è stato ieri il personale della casa municipale. Così come per gli operatori ecologici, anche i dipendenti comunali rivendicano il loro diritto allo stipendio che in questo mese, così come più volte accaduto in passato, ritarda ad arrivare. Per questo ieri è stata indetta un'assemblea che ha coinvolto tutto il personale della casa municipale. L'assemblea originariamente era stata prevista di cinque ore, ma poi è stata ridotta al fine di evitare che il tempo previsto dalla legge per riunioni di carattere sindacale potesse essere utilizzato senza avere un interlocutore certo, ossia il commissario straordinario, che ieri era dovuto ritornare a Palermo.
«Noi rivendichiamo solo i nostri stipendi, -ha affermato Mario Scirè, dirigente dei servizi anagrafici e rappresentante sindacale- non chiediamo altro, ma solo quello che ci spetta per un lavoro già espletato. Ancora una volta siamo costretti a prendere atto che ditte esterne hanno dei canali preferenziali e vengono pagati prima del personale che tutti i giorni lavora al servizio del comune e dei cittadini».

I dipendenti comunali lo scorso 27 aprile non hanno percepito la loro retribuzione, ed attendono ancora tutti i salari accessori del 2008. «Il nostro stato di agitazione, -hanno sottolineato- è l'anticamera dello sciopero se i nostri diritti continueranno ad essere calpestati. Anche noi, come tutti, abbiamo i nostri impegni, i mutui da pagare, e ci sono famiglie monoreddito e famiglie in cui entrambi i coniugi sono impiegati comunali, per cui non è proprio possibile attendere invano gli accrediti sui nostri conti». I comunali inoltre respingono ogni paragone con la vertenza Dusty. «Noi siamo dipendenti della casa municipale, la Dusty è una ditta privata, -hanno affermato-, qualsiasi raffronto è inadeguato». L'assemblea dei dipendenti ha inoltre deciso di attuare altre forme di protesta tra le quali, oltre ad altre assemblee, anche la stretta attuazione delle regole in maniera inflessibile e pedissequa, cosa che rallenterà non poco i meccanismi di operatività degli uffici. Un'altra giornata di protesta è stata prevista non appena il commissario straordinario farà ritorno a Pachino in modo da avere un interlocutore a cui poter presentare ed indirizzare la proprie proteste e le proprie recriminazioni. Sulla questione è poi intervenuto l'ex vicesindaco Blandizzi che chiede che vengano appurate le responsabilità politiche che hanno provocato danni alle casse comunali.

sergio taccone
Fonte: LaSicilia.it il 07-05-2009 - Categoria: Cronaca

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