Gli impiegati comunali «Sciopero della fame»

Gli impiegati comunali «Sciopero della fame» PACHINO - Hanno iniziato lo sciopero della fame occupando gli uffici della casa municipale anche in orari fuori dal servizio. Si tratta di una rappresentanza di impiegati comunali ormai da tre mesi senza stipendio. Ieri mattina lo sciopero è cominciato nella sede del Suap (Sportello unico delle attività produttive), ma si è poi esteso anche ad altri settori e ad altri impiegati. «Siamo giunti all'esasperazione - afferma Giusy Novello, una delle impiegate che partecipano allo sciopero -. Lo stipendio non corrisposto, ma anche la mancanza di equità nella realizzazione di progetti e nella corresponsione degli emolumenti che ci spettano di diritto, ci hanno fatto prendere questa decisione dolorosa ma necessaria. Rimarremo all'interno degli uffici, lavorando durante le ore di servizio e ci asterremo dal toccare cibo, anche perché, senza stipendio, non avremmo più da mettere nulla sotto i denti». La Novello si riferisce alle buste paga che sono state recapitate al personale e che riportano per alcuni dipendenti anche degli emolumenti aggiuntivi frutto di progetti, benefit e mansioni superiori, mentre per altri riportano solo lo stipendio dovuto, rinviando ancora una volta la corresponsione delle somme aggiuntive. «La mia busta paga è ferma dal 2008 - afferma ancora - e ciò perché nessuno mi ha sponsorizzato con il pizzino necessario per far sì che mi venissero corrisposte le somme extra dovute perché frutto del mio lavoro. Nell'ultima assemblea abbiamo poi appreso che il taglio arbitrario delle somme aggiuntive del 2011 si ripercuoterà negativamente sulle nostre pensioni».

I rappresentanti sindacali Cisl dei dipendenti sottolineano poi come i progetti, normalmente finalizzati e pagati al raggiungimento di determinati obiettivi precedentemente previsti, vengono distribuiti invece con cadenza mensile assumendo la sola funzione di far dividere la categoria. Appello inoltre agli organismi sovracomunali affinché intervengano in una situazione spinosa e alla magistratura «affinché accerti se ci siano illeciti». Il sindaco Paolo Bonaiuto sulla vicenda afferma: «In questo momento dare delle risposte è impossibile. Posso solo associarmi allo sciopero della fame dei dipendenti visto che da tre mesi anche io non prendo lo stipendio, pur continuando a fare il sindaco 24 ore su 24. La situazione è realmente incandescente, ma non è affatto dovuta a questioni interne, ma alla Regione che doveva elargire due trimestralità e ne ha data solo metà, ma anche ai contributi dello Stato che non arrivano e a una situazione di emergenza che accomuna Pachino alla maggior parte degli enti siciliani. Le somme per i progetti sono previsti già dal bilancio, per cui sono somme la cui uscita è programmata, ma non rappresentano spese concrete e attuali». Ma i dipendenti continuano imperterriti, ritenendo che nessuno dall'amministrazione fino ad ora ha dato delle spiegazioni convincenti.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 12-09-2012 - Categoria: Cronaca

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