Giuliano fa retromarcia «Non lascio il comando»

Giuliano fa retromarcia «Non lascio il comando» PACHINO - Il comandante della polizia municipale Vincenzo Giuliano non si dimette più. Ieri mattina lo stesso Giuliano lo ha comunicato al sindaco Paolo Bonaiuto con il quale ha avuto un faccia a faccia. A questo punto, è certo che Giuliano non lascerà volontariamente il posto che occupa. La patata bollente passa nelle mani del sindaco Bonaiuto. Spetterà a lui infatti rimuovere dalle funzioni il comandante con una vera e propria scelta politica, o mantenerlo al suo posto e affrontare l'altra questione piuttosto spinosa: quella dei 15 agenti firmatari della richiesta di trasferimento qualora le cose rimanessero immutate al comando di via Mallia. Sembra dunque sfumato, almeno per il momento, il ventilato trasferimento di Giuliano alla guida del settore Turismo e spettacolo, settore al momento vacante dopo il pensionamento del precedente responsabile. Una cosa è certa: ogni decisione sarà presa dopo la pausa di Ferragosto, quando tutti avranno le idee più chiare e le scelte potranno essere prese con maggiore razionalità. Il primo cittadino ieri ha incontrato anche la rappresentante sindacale di Cisl funzione pubblica, Paola Di Gregorio che nei giorni scorsi era scesa in campo a difesa del personale della polizia municipale pachinese. La Di Gregorio ha invitato il primo cittadino ad accettare le dimissioni date da Giuliano e poi revocate, evidenziando ancora una volta il disagio dei 15 agenti «costretti a sottoscrivere un documento per fare emergere il profondo malessere all'interno del comando».

Inoltre, la Di Gregorio ha evidenziato alcune anomalie giuridiche nell'inquadramento del comandante per cui le dimissioni sarebbero «una onorabile via di uscita per evitare spiacevoli e lunghe vicende giudiziarie». Intanto, il comandante Giuliano ha incassato il sostegno dei suoi fedelissimi Lorefice e Corindia che, a nome del Silpol, hanno difeso il suo operato, ritenendo «inammissibile che un dirigente, nell'esercizio delle sue funzioni, debba sottostare a diktat e pressioni varie, sol perché qualche dipendente, esercitando demagogicamente il proprio ascendente su alcuni colleghi... gode di possibili privilegi in seno alla maggioranza politica del momento e che così facendo finisce per assecondare indirettamente leadership alternative, mortificando e delegittimando di fatto il ruolo di comando in evidente violazione a quanto previsto dal vigente regolamento del corpo di polizia municipale». I due esponenti inoltre hanno auspicato «che la politica mantenga fede al suo ruolo istituzionale, limitandosi ai suoi ambiti e astenendosi da commistioni e ingerenze nel corpo di polizia municipale». Una singolare presa di posizione, quella del Silpol, che dopo tali affermazioni continua a sostenere «l'unitarietà del corpo dei vigili urbani di Pachino».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-08-2012 - Categoria: Cronaca

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