Dusty, continua l’agitazione

Dusty, continua l’agitazione PACHINO - Continua lo stato di agitazione da parte dei dipendenti della Dusty di Pachino. Nonostante le rassicurazioni della casa municipale verso la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani circa il pagamento di alcune delle fatture rimaste non saldate, le organizzazioni sindacali non hanno revocato lo sciopero. Il segretario territoriale della Fp/Cgil Gianni Marchese anzi ieri ha confermato lo stato di agitazione e l'astensione dal lavoro per il prossimo 16 maggio. “La casa municipale, -ha affermato Marchese- ha avuto dei contatti con la Dustuy ma non con i rappresentanti sindacali che hanno indetto lo stato di agitazione. La nostra richiesta di sedere al tavolo di concertazione non è stata ad oggi accolta e si è forse trascurato il fatto che ad indire lo sciopero sono state le componenti sindacali e non già la ditta datrice di lavoro. Per noi dunque lo sciopero è confermato. Chiediamo sin d'ora scusa ai cittadini per il disagio che potrebbe essere arrecato”.

I sindacati Cgil, Cisl ed Uil hanno indetto per sabato 12 una astensione parziale di mezza giornata lavorativa per programmare la giornata di sciopero e l'astensione totale per il 16. “Nei giorni intermedi, -ha continuato Gianni Marchese- potrebbero essere poste in essere altre forme di protesta che scaturiranno dalla programmazione posta in essere dagli stessi dipendenti”. La proclamazione dello stato di agitazione risale allo scorso 3 maggio allorquando la Dusty rese noto alle organizzazioni sindacali, di non essere in condizione di poter pagare le retribuzioni agli operai dipendenti a seguito del protrarsi dello stato di morosità della casa municipale. La Dusty infatti vanta crediti per oltre 850 mila euro per servizi già espletati. Le fatture impagate di maggiore entità sono quelle che vanno dal gennaio al 30 aprile 2007. Le segreterie sindacali hanno ufficialmente chiesto l'avvio delle cosiddette procedure di raffreddamento e di conciliazione. Se tali procedure dovessero fallire seguiranno le forme di protesta già programmate. Grossi problemi inoltre, sempre di carattere economico si sono verificati anche tra la casa municipale e la ditta che gestisce la discarica pubblica verso cui esisterebbe un ingente debito con interessi stratosferici.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 11-05-2007 - Categoria: Cronaca

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