Due presidenti per un Consiglio

Due presidenti per un Consiglio PACHINO - È prevista per domani sera la seduta del Consiglio comunale convocato in forma urgente dal nuovo presidente del civico consesso Corrado Giannì. La seduta è stata convocato nonostante la Regione Sicilia sia intervenuta con una interpretazione ufficiale che di fatto evidenzia come il vecchio presidente Andrea Rabito (nella foto) in realtà non sia mai stato sfiduciato e dunque può legittimamente rivendicare la sua poltrona nello scranno più alto dell'aula di via Rubera. Ma il nuovo presidente sembra determinato ad andare avanti per la sua strada, incurante di circolari ed interpretazioni, ed ha convocato il civico consesso. Ma i punti all'ordine del giorno sembrano gettare altra benzina sul fuoco e rinvigoriscono le polemiche.
A intervenire è stato lo stesso Rabito che probabilmente non andrà in consiglio non riconoscendo nessuna autorità a chi lo ha spodestato: «In primo luogo - ha affermato - non si capisce come mai sia stata convocata una seduta urgente di Consiglio osservando però la tempistica di una convocazione ordinaria. In secondo luogo l'assise è stata chiamata ad esprimersi su punti inutili.

Per quanto riguarda la revoca della moratoria sulle varianti al piano regolatore generale infatti, -ha continuato- non si può fare a meno di ricordare come la moratoria che vietava di portare in consiglio delle varianti al piano regolatore generale era limitata nel tempo e con una durata di cinque mesi. Essendo stata votata lo scorso 7 ottobre, appare evidente come la moratoria in questione sia scaduta e non c'è affatto bisogno di alcuna revoca da parte del civico consesso». Per Rabito inoltre, un grave abuso potrebbe essere commesso in un altro punto messo all'Odg e precisamente in merito a quello che prevede la realizzazione di alcuni attendamenti in un'area in contrada Pianetti per i quali pende un contenzioso al Tar di Catania. «Già una prima volta questo punto è stato esaminato dal Consiglio comunale - ha affermato Rabito- e è stato bocciato proprio perché il consigliere Luciano, carte alla mano, dimostrò l'esistenza del contenzioso, sconfessando quanti dicevano che non era stata fatta nessuna osservazione al progetto. Oggi si tenta di spacciare quella bocciatura per una presa di posizione politica, e si vorrebbe che il consiglio, possa riesaminare la vicenda e magari approvarla».
Rabito, inoltre, ha evidenziato l'esistenza di un carteggio piuttosto fitto tra alcuni funzionari comunali da cui si evincerebbe la possibilità di un pronunciamento del Tar che potesse accogliere le osservazioni e le eccezioni sollevate da alcuni privati, annullando così diversi atti comunali.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-03-2012 - Categoria: Politica

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