Dopo il crollo parte l’esposto

Dopo il crollo parte l’esposto MARZAMEMI - È stato presentato nei giorni scorsi da Turi Pintaldi un esposto denuncia alla Procura della Repubblica, alla Soprintendenza ai beni culturali, al comando provinciale dei Vigili del Fuoco ed al sindaco del comune di Pachino con il quale viene chiede con urgenza il puntellamento dell'antica chiesetta sconsacrata per il timore che le strutture ancora integre con particolare riferimento alla suggestiva facciata simbolo della frazione di Marzamemi possa crollare con potenziale pericolo non solo per il pregio artistico che verrebbe a mancare ma anche per l'incolumità alle persone che giornalmente passano o si soffermano nella piazza adiacente e che potrebbero essere travolte dai crolli. Pintaldi, impegnato in pubbliche denunce nel tentativo di sollecitare le istituzioni a prendere provvedimenti per la salvaguardia di quello che è uno dei monumenti architettonici di maggiore pregio artistico di Pachino e Marzamemi, ha preso spunto dal crollo, verificatosi alcune settimane or sono, dell'altare sinistro della chiesetta che, a seguito delle intemperie a cui la chiesetta sconsacrata è esposta dato che da anni non esiste più la copertura, si è sbriciolato. Anche le strutture portanti della chiesetta sembrano notevolmente indebolite con particolare riferimento ad un arco centrale che sembra avere già perduto la sua funzione di sostegno delle pareti.

“Non risulta, -ha scritto Pintaldi-, che al momento siano stati fatti dei sopralluoghi per accertare la solidità statica della chiesetta, mentre sarebbe necessario che fossero compiute delle ispezioni al fine di verificare se non sia opportuno transennare i luoghi e puntellare la facciata e l'intera struttura sia dalla parte interna che esterna”. L'autore dell'esposto denuncia inoltre si chiede se non fosse opportuno da parte degli enti locali preposti sopperire ad eventuali mancanze da parte dei proprietari, ove ne sia accertata la necessità , con dei lavori urgenti di consolidamento, e porre le spese a carico dei proprietari dato che la chiesetta è ancora di proprietà privata. Nelle settimane scorse, dopo la notizia del crollo dell'altare interno, era stato direttamente il soprintendente alle belle arti di Siracusa Mariella Muti a fare sapere che una diffida sarebbe stata inviata ai proprietari nel caso in cui i tempi per l'acquisizione dell'immobile si sarebbero ulteriormente allungati. La Soprintendenza infatti ha già fatto un'offerta di acquisto della chiesetta, ma la somma è apparsa ai proprietari inadeguata. A seguito di ciò una commissione di tre esperti ha provveduto nei giorni scorsi a fare una nuova valutazione della struttura.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 19-12-2007 - Categoria: Cronaca

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