Discarica di Coste Sant'Ippolito, una mazzata pesantissima per un ente ridotto quasi in mutande.

Discarica di Coste Sant'Ippolito, una mazzata pesantissima per un ente ridotto quasi in mutande. PACHINO - Dalla gestione della discarica di Coste sant'Ippolito, di proprietà del comune pachinese, arriva una nuova e pesante tegola per le casse municipali di via XXV luglio. La Regione Siciliana, infatti, contesterebbe al comune di Pachino la corresponsione di 2 milioni e 400 mila euro per la questione della discarica dei rifiuti solidi urbani, chiusa da tempo ed ancora oggi in attesa di riapertura.
Una mazzata pesantissima per un ente ridotto quasi in mutande da un punto di vista economico, con numerose ditte fornitrici in attesa dei pagamenti e i dipendenti che mese per mese devono fare delle preghiere al loro santo protettore per avere corrisposti gli stipendi.
Per le casse municipali si tratterebbe di un vero e proprio salasso. A favore del comune di Pachino ci sarebbero, tuttavia, dei crediti, anche piuttosto consistenti, che deriverebbero dal conferimento dei rifiuti solidi urbani, nella discarica di Coste sant'Ippolito, effettuato dai comuni viciniori di Portopalo, Rosolini, Avola, Noto e financo del capoluogo di provincia. Crediti che Pachino non avrebbe riscosso da diversi anni a questa parte. Nemmeno la presenza di qualche consulente, nominato appositamente dall'attuale primo cittadino, per il recupero crediti spettanti al comune, avrebbe portato i frutti sperati.

Adesso, giocoforza, l'amministrazione comunale si dovrà muovere, considerata l'azione della Regione Siciliana che esige la corresponsione di una somma che, con il vecchio conio, equivale a 4 miliardi e 647 milioni di lire. La discarica, come è stato più volte sottolineato, intanto resta chiusa né si hanno notizie precise circa la sua riapertura. L'apertura di questo sito darebbe una notevole boccata d'ossigeno alle finanze del comune di Pachino che si libererebbe di un fardello che ad oggi si aggira intorno ai 700 mila euro, soglia che è stata indicata dal sindaco alcune settimane addietro, equivalente alla spesa necessaria annua per conferire i rifiuti a Costa Gigia. Su questo versante, purtroppo, l'amministrazione comunale è sembrata troppo titubante malgrado i segnali di allarme derivanti dagli esborsi per scaricare la spazzatura nei pressi di Augusta. L'apertura della discarica di Coste sant'Ippolito è un passaggio fortemente auspicato dal comune di Portopalo che sta registrando un vero e proprio salasso nelle casse municipali che si aggira intorno ai 200 mila euro annui. Somma notevole per il bilancio del piccolo comune portopalese. Il sindaco aveva indicato nel mese di settembre la riapertura della discarica comunale.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 21-09-2011 - Categoria: Cronaca

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