Confronto sulle «incompiute»

Confronto sulle «incompiute» PACHINO - La costruzione della nuova caserma dei carabinieri, i progetti Pit, la costruzione di un teatro tenda e della casa per anziani, sono stati al centro dei colloqui tra l'ex vicesindaco Michelangelo Blandizzi ed il commissario Margherita Rizza. Dopo qualche contrasto sull'approvazione del bilancio e sulla ratifica da parte del commissario Rizza dell'aumento del 60% della tassa sui rifiuti solidi urbani, scelta avversata da Blandizzi, i due hanno avuto nei giorni scorsi un colloquio per discutere dei problemi della cittadinanza. «Ho rappresentato al commissario Margherita Rizza, -ha affermato Michelangelo Blandizzi- una serie di progetti rimasti incompiuti nel tempo e di cui mi ero occupato durante la mia carica di assessore ai lavori pubblici, nella prima fase dell'amministrazione Campisi. Allora, quando ancora i contrasti interni alla giunta non erano esplosi, avevo portato avanti delle attività che ritenevo necessarie per la cittadinanza. Non ultima c'era la caserma dei carabinieri progettata da almeno vent'anni quando io stesso facevo politica nella vecchia Dc.

Da allora tanto tempo è passato, tante amministrazioni si sono succedute, ma nessuno ha avuto il coraggio e la forza di portare a compimento quel progetto che anche simbolicamente rafforzerebbe la presenza dello Stato in città». Il commissario Margherita Rizza e Blandizzi hanno poi affrontato il grave problema economico-finanziario in cui versa il comune, e la carenza di liquidità che blocca ogni tipo di attività. «Ho lasciato al commissario tutta una serie di denunce da me sporte per le modalità allegre con cui sono stati gestiti i soldi dei pachinesi, -ha continuato Blandizzi- e ciò non per rivangare il passato ma perché il funzionario regionale che reggerà le sorti del comune di Pachino almeno fino a maggio deve rendersi conto di chi e come ha dilapidato i soldi dei pachinesi e di chi è la responsabilità. Non è vero che nessuno controllava, -ha continuato l'ex vicesindaco- poiché io ed alcuni miei colleghi di giunta controllavamo eccome l'andamento del comune di Pachino, ed in blocco firmammo le dimissioni proprio perché non condividevamo la linea amministrativa che si stava percorrendo». Blandizzi inoltre ha portato al commissario anche la copia della normativa che vieta qualsiasi nomina retroattiva dei funzionari, cosa invece fatta proprio all'indomani della sfiducia al sindaco Giuseppe Campisi per sanare una situazione di vacanza che si era venuta a creare dato che il primo cittadino sin dallo scorso giugno non aveva rinnovato gli incarichi di posizione organizzativa dei comunali.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 01-11-2008 - Categoria: Politica

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