Cittadini trasferiti d’imperio

Cittadini trasferiti d’imperio MARZAMEMI - «Prima avevamo un indirizzo ed una certezza sul luogo della nostra residenza. Oggi ci hanno tolto anche quella». E' l'amaro sfogo di Gianluigi Porzio, uno dei residenti a Marzamemi, trasferiti d'imperio a Noto. «Risiedo a Marzamemi centro, in via Nuova. Questo è l'indirizzo con il quale mi arriva la bolletta dell'Enel, dell'Ici, della Tarsu, e quest'indirizzo sta scritto su tutti i miei documenti. Ora invece mi è stato notificato, mediante il messo di Noto, un certificato dove si attesta che io non risiedo più a casa mia ma in contrada Spinazza. In un sol colpo dunque sono stato trasferito senza che ne sapessi nulla, e con me altre trenta persone. Siamo diventati così figli di nessuno, senza neppure una residenza certa dato che non abbiamo più né una via né un numero ove possiamo essere rintracciati». E la prova dell'incertezza e dei conseguenti disguidi, secondo Porzio, starebbe proprio nei certificati notificati ieri l'altro a ciascuno degli interessati. «Si tratta di un foglio, -ha spiegato- spedito per raccomandata dall'ufficio demografico di Noto in data 2 febbraio 2009. Proprio per l'incertezza relativa all'indirizzo, ovviamente la raccomandata non è mai stata recapitata. Ci cercavano in contrada Spinazza ed invece noi abitiamo a Marzamemi! Per questo hanno deciso di procedere con il messo notificatore.

Questo è solo un esempio lampante dei disguidi che potranno verificarsi». A questo punto i residenti trasferiti coattivamente vogliono sapere con certezza quale sia il loro indirizzo certo. Pare infatti che il comune netino, nel procedere all'iscrizione nelle proprie liste anagrafiche di quei cittadini pachinesi che si sono scoperti netini di punto in bianco, abbia omesso di trasferire anche la toponomastica della frazione ricadente sul territorio di Noto indicandoli genericamente come residenti in una contrada adiacente a Marzamemi. «Che accadrà con le multe non recapitate? -si chiede Porzio-. Magari saranno notificate lasciandole nella casa municipale netina senza che nessuno ne saprà nulla e poi troveremo le procedure esecutive già iniziate per la riscossione coatta. E per le votazioni? Forse è per questo che taluno si è affrettato a cambiare residenza! Vogliamo sapere chi è il responsabile che ha sollevato tutto questo bailamme». Ed i residenti di Marzamemi sollevano anche un altro problema: «Non essendo più pachinesi ma netini, dovremo pagarci le prestazioni della guardia medica che, paradosso dei paradossi, si trova su territorio di Noto».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 25-02-2009 - Categoria: Cronaca

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Caro Porzio. La tua è una domanda retorica? Sai benissimo di chi è la colpa di tutto ciò. Anche se tutto ciò è legalmente corretto, è sotto la sua sindacatura che 33 persone sono state offerte in un vassoio di argento al Sindaco di Noto che non ha alcuna colpa in tutto questo. Adesso ti lamenti per tutta una serie di cose che potrebbero succedere. Ma non sei stato tu e Caldera quasi ad ordinarmi di non intromettermi mentre voi lavoravate con il Sindaco di Noto per accordarvi soltanto per un unghia di territorio cioè fino alla diga di Spinazza? E non siete stati voi a bloccarmi dicendo a quelle 33 persone di non concedere alcuna firma per la petizione popolare al sottoscritto poiché con la mia associazione Autonomia Pachinese vorremmo annettere il territorio fino a San Lorenzo mentre voi state lavorando solo per Marzamemi? Tutto ciò è sicuramente egoistico considerando che Pachino potrebbe avere sia quel quarto di Marzamemi che le conseguenti sue spiagge ripeto fino a S.Lorenzo. La Commissaria aspetta solo che gli portiamo la petizione popolare e poi con il resto della pratica, che abbiamo già pronta, spedirà tutto alla Regione che sicuramente emetterà il decreto per indire il referendum. Questo lo possiamo fare già adesso senza aspettare la prossima amministrazione di giugno. Collabora con me, Gianluigi, e porteremo quelle persone nuovamente Pachinesi assieme ad un territorio che ci compete per diritto essendo abitato prevalentemente da pachinesi e coloro i quali non sono pachinesi, ma proprietari di villette, la scorsa estate mi hanno firmato un documento che vogliono passare sotto legida di Pachino poiché Noto non da servizi a quei territori che sono terre di nessuno.

Pasquale Aliffi