Buche e dissesto, così non va

Buche e dissesto, così non va MARZAMEMI - L'associazione Scieri e Muciare chiede maggiore attenzione su Marzamemi e sulle contrade circostanti. A lanciare l'allarme per una frazione trascurata soprattutto nei mesi autunnali e invernali, quando i riflettori della movida si sono spenti, è Salvatore Maino, fondatore dell'associazione Scieri e Muciare, che punta il dito contro la scarsa manutenzione delle strade del borgo.
La casa municipale, infatti, ha sistemato, nelle settimane scorse, il manto stradale di alcuni tratti particolarmente degradati, ma nessun intervento è stato realizzato a Marzamemi, dove sono numerose sono le buche anche evidenti e profonde. Maino ha scritto al sindaco Paolo Bonaiuto, all'assessore ai Lavori pubblici e a una serie di altre istituzioni per sollecitare la programmazione di interventi, invitando gli amministratori pachinesi a pensare alla frazione di Marzamemi non solo nei mesi estivi ma anche nelle altre stagioni dell'anno. «Chiedo di valutare la fattibilità della manutenzione del manto stradale - ha affermato Maino - al fine di ridurre il numero di buche delle strade che costituiscono un notevole pericolo soprattutto per gli anziani della frazione e per i portatori di handicap. Le buche infatti, oltre che essere un intralcio alla circolazione dei veicoli, costituiscono anche un potenziale pericolo per i residenti».

Alcuni residenti, peraltro, hanno provveduto spontaneamente a porre rimedio delle buche che si erano aperte sul manto stradale a causa di cedimenti del terreno sottostante. «Chiedo inoltre al sindaco ed all'amministrazione comunale, -ha continuato Maino- di valutare la possibilità di interventi per evitare gli allagamenti delle principali vie di accesso della frazione in occasione delle piogge. La presenza di grandi quantitativi di acqua accumulata, infatti, costituisce un ostacolo nelle vie di fuga, mettendo a repentaglio la sicurezza pubblica». Maino inoltre pone sotto i riflettori anche un'altra questione, quella del canale che costituisce la foce del pantano, rimasta semi ostruita da detriti e scarsamente manutenzionata. «Vengono prodotte delle alterazioni morfologiche della cosiddetta saia - ha affermato Maino - spesso anche a causa di cittadini che lasciano nell'incuria i terreni circostanti, e che vi abbandonano di tutto, alterando il normale deflusso delle acque. Da questo punto di vista attendiamo ancora gli interventi dell'Asl che d'estate aveva inviato dei funzionari a verificare quanto accadeva proprio su quel canale».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-10-2010 - Categoria: Cronaca

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