Bonaiuto più isolato dopo il voto

Bonaiuto più isolato dopo il voto PACHINO - Non è ancora passata la sbornia elettorale a Pachino, e non mancano i commenti al voto con uno sguardo interessato alla realtà locale e alle possibili ripercussioni. Sei dei sette deputati regionali eletti lunedì hanno raccolto consensi tra l'elettorato Pachinese. Il più votato è stato l'uscente Pippo Gennuso con 877 preferenze. A seguirlo c'è Giambattista Coltraro con 667 voti. 345 invece sono stati i consensi riportati dall'uscente Enzo Vinciullo seguito da Bruno Marziano con 281 voti e da Pippo Sorbello che ha avuto 237 preferenze. Solo 87 invece le preferenze raccolta da Stefano Zito che tuttavia non è stato affatto protagonista della campagna elettorale locale e che, dunque, ha sfruttato l'effetto consenso per il Movimento 5 stelle. Dei candidati locali nessuno è riuscito ad approdare a Palazzo dei Normanni, raccogliendo un risultato non entusiasmante neppure tra le mura amiche della città. Nino Iacono di Grande Sud si è fermato a 748 voti. Il consigliere comunale Salvatore Midolo si è invece fermato a 487 preferenze. Non ha raccolto grandi consensi neppure l'ex sindaco Carmelo Latino che si è fermato a 388 voti. Delusione per la Ignaccolo, candidata in Fli e che si è fermata a 269 consensi. Ora dovranno verificarsi gli effetti del voto regionale sulla politica locale.

Il sindaco Paolo Bonaiuto non ha voluto commentare il responso delle urne. «L'esito elettorale - ha affermato - va rispettato e basta. È la democrazia che lo impone, per cui ogni commento appare superfluo».
Ma l'esito del voto potrebbe pesare molto sulla situazione amministrativa locale. Bonaiuto infatti, ad oggi, non può contare su nessuno dei deputati eletti, fatta eccezione per Pippo Gennuso che nella fase preelettorale ha aumentato i consiglieri comunali pachinesi al suo seguito e che ora rischia di condizionare le scelte amministrative. Per il resto, il primo cittadino non può contare su Bruno Marziano del Pd e che rappresenta politicamente il principale partito di opposizione locale, né su Giambattista Colorato, neo eletto e vicino ad Emanuele Rotta, principale antagonista di Bonaiuto alle elezioni e lontano dalle dinamiche politiche locali. A dargli una mano non sarà neppure Enzo Vinciullo del Pdl, che è schierato apertamente con il presidente del Consiglio comunale Andrea Rabito. Da escludere anche un sostegno importante di Pippo Sorbello più dedito alla zona Nord della provincia e comunque appartenente all'Udc di Casini - che in Consiglio comunale non è rappresentato -, né dal grillino Zito. Il rimpasto in favore di Gennuso, dunque, sembra d'obbligo. Ad incombere infatti c'è sempre la mozione di sfiducia già prevista per la discussione in aula per ieri sera ma che certamente sarà rinviata a dopo il voto sul bilancio comunale in calendario per il prossimo 6 novembre dopo la commemorazione dei defunti.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 31-10-2012 - Categoria: Politica

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