Bollette, ci sono 3.501 morosi

Bollette, ci sono 3.501 morosi PACHINO - La vicenda delle bollette milionarie continua ad essere l'argomento principale di discussione dei pachinesi. Tra i banchi degli imputati ci sono gli amministratori di allora che misero a ruolo i consumi conguagliando le annualità pregresse. Assessore al bilancio e finanze dell'amministrazione Adamo era il colonnello Giuseppe Santacroce a cui è stato chiesto di ricostruire la vicenda oggi tornata in auge. “Mi è stata addossata tutta la colpa di questa spinosa vicenda, -ha affermato l'ex amministratore- e sono diventato il capro espiatorio delle famose bollette milionarie. Questo però non è giusto, poiché da un verbale di giunta (-pubblicato dal nostro giornale il 6 febbraio scorso-) si evince come tutti, segretari politici, capigruppo consiliari ed amministrazione eravamo d'accordo nel mettere a ruolo i consumi dato che il sistema forfetario era stato dichiarato illegittimo”. Santacroce ricostruisce la sua esperienza amministrativa che lo vide per altro vittima anche di un attentato incendiario ai danni della sua villetta a mare, e ritorna sulla spinosa questione delle bollette idriche.

“Mi ritrovai dopo appena un mese si amministrazione a dovere affrontare questa spinosa vicenda, e, con la consapevolezza che sarebbe scoppiato il finimondo, chiesi al sindaco che a prendere la decisione di mettere a ruolo il conguaglio non fossi solo io ma tutta la coalizione. Tutti furono d'accordo, ancorché avvisati. Ricordo, -ha continuato Santacroce- che avevo avuto il sentore che qualche cifra non quadrava, ma, chiesti i necessari chiarimenti ai funzionari dell'epoca, ottenni rassicurazioni. Alla luce di quanto successo, carte alla mano posso affermare con certezza che nella faccenda ci sono delle grosse anomalie. In primo luogo, fatta eccezione per i condomini, le bollette realmente irregolari sono solo qualche centinaio, cosa per altro appurata anche dalla commissione da me presieduta. C'è poi la certezza che molti contatori conteggiano aria e dunque le indicazioni dei consumi non sono fedeli, e che nel 1997 il comune ha richiesto un pagamento superiore ai costi del servizio. A tal proposito la cifra sarebbe stata restituita sotto forma di bonus per gli anni a venire a coloro che avevano pagato. C'è però anche un'altra certezza ed anomalia nello stesso tempo, -ha continuato Santacroce- e cioè che su 7242 utenze, Pachino conta 3501 morosi, quasi la metà. Io intendevo fare pagare proprio costoro. Ogni anno si registrano circa 800 mila metri cubi di acqua consumata e non pagata, e questa è la prova dell'esistenza di allacci abusivi”. Ma come sarebbe stato risolto il problema delle bollette idriche se l'amministrazione Adamo non si fosse interrotta tragicamente? Santacroce aveva individuato delle strategie che ritiene ancora oggi valide e che suggerisce al commissario Turriciano. “Non va fatta la convenzione con la Montepaschi per non vessare i cittadini. Piuttosto si può chiedere all'ufficio tecnico di riconoscere che effettivamente i misuratori non danno indicazioni corrette, ed alla luce di tali attestazioni procedere ad un concordato con i cittadini. Ritengo, -ha aggiunto- che il problema vada risolto dalla prossima amministrazione al fine di sottoporre al consiglio comunale, dunque ad una decisione politica, l'abbattimento di almeno il 40% degli importi. Poi va contattata qualche ditta, così come all'epoca io avevo fatto, per la sostituzione, a prezzi modici, dei contatori e l'istallazione degli sfiati”.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 09-02-2006 - Categoria: Cronaca

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