Blackout a Marzamemi. L'allarme dei commercianti

Blackout a Marzamemi. L'allarme dei commercianti MARZAMEMI - Buio nel borgo marinaro. Ennesimo allarme lanciato dai commercianti di Marzamemi, per la cabina di trasformazione relativa alle forniture di energia elettrica. Con l'aumento vertiginoso delle temperature di questi giorni, sale anche la tensione tra gli esercenti commerciali nel centro storico della frazione. Da tempo i commercianti lamentano che la tensione fornita dai gestori di energia elettrica risulti più bassa rispetto alla norma. Ciò dipenderebbe dalla rete non sarebbe opportunamente dimensionata rispetto al numero di utenze allacciate. Ogni locale inoltre è costretto a stipulare contratti per forniture elettriche in trifase in modo che frigoriferi e grossi elettrodomestici di tipo industriale possano funzionare e reggere i frenetici ritmi estivi. Tuttavia gli elettrodomestici soffrono la cattiva alimentazione e i continui sbalzi dovuti al soprannumero di allacci ed all'assorbimento particolarmente alto. Ne consegue un continuo ricorso, da parte degli esercenti, a manutenzioni straordinarie degli impianti oltre al continuo rischio blackout che incombe praticamente ogni sera quando l'assorbimento di energia cresce in maniera esponenziale.

Da tempo gli esercenti commerciali, per risolvere la situazione, chiedono che sia data risposta positiva all'istanza presentata dal gestore della rete elettrica di installare una nuova cabina, in modo da far fronte alle eccedenze di assorbimento elettrico. Essendo tuttavia in pieno centro storico, questo impianto si scontra con i vincoli di natura ambientale. Per questo sono stati necessari anni prima di arrivare ad un progetto definitivo che avesse il beneplacito della Soprintendenza. L'ultimo ostacolo sembra essere legato al locale ufficio tecnico: dopo la trafila dei pareri acquisiti, il progetto sembrerebbe fermo all'ufficio tecnico del Comune. Un appello a fare presto è stato lanciato da Barbara Fronterrè e da diversi esercenti. «Non si può più attendere oltre, - hanno affermato - poiché il numero delle utenze è cresciuto enormemente e chiunque stipula un contratto per attività commerciale ha tutto il diritto di sfruttare a pieno il potenziale assorbimento. Ci troviamo di fronte al paradosso di dover pagare molto ed avere un servizio non solo non proporzionato alla spesa, ma che rischia di danneggiare anche le attrezzature».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 05-07-2012 - Categoria: Cronaca

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