Atti negati, guerra sulle cifre

Atti negati, guerra sulle cifre PACHINO - È polemica sulle cifre percepite dagli esperti del comune di Pachino. Da qualche tempo l'attenzione dei gruppi politici di maggioranza e di opposizione è rivolta agli esborsi delle casse comunali verso tutti coloro che collaborano con l'amministrazione. L'attenzione è stata rafforzata ulteriormente dal manifesto pubblico che i partiti di opposizione hanno fatto affiggere sui muri della città facendo i conti in tasca ad amministratori ed esperti. Fra le cifre a tanti zeri spicca anche quella dell'esperto legale del comune, ed è proprio in merito a ciò che è scoppiata la polemica. Il consigliere di minoranza Sebastiano Ferrara ha infatti richiesto ufficialmente la documentazione dei compensi percepiti dall'avvocato Emanuele Tringali relativi all'anno 2004, ricevendo però dall'amministrazione un diniego. Il sindaco Barone ha infatti risposto al consigliere richiedente di "non poter autorizzare il rilascio a terzi di documentazione perché attinenti a dati sensibili personali coperti dalla legge sulla privacy".

La risposta di Ferrara non si è fatta attendere. Legge alla mano il consigliere dei Liberalsocialisti ha scritto al sindaco affermando: "I consiglieri comunali hanno il diritto di accedere a tutte le notizie e informazioni in possesso degli uffici utili per l'espletamento del loro mandato. Nel garantire questo diritto il legislatore ha presunto che la richiesta sia compiuta per un fine pubblico per cui l'amministrazione non può limitare o negare il diritto che per altro è sancito espressamente dalle leggi". Fra l'altro le richieste dei consiglieri di avere copia di atti non necessitano di alcuna motivazione dato che proveniente da parte di un consigliere si presume relativa all'esercizio del proprio mandato. "Il diniego opposto, -ha affermato Ferrara- manca di fondamento per una duplice motivazione: la conoscenza di quanto pagato dal comune non afferisce a dati personali, e la giurisprudenza esclude la possibilità di negare atti per motivi di riservatezza dato che anche il consigliere è tenuto al segreto". In consiglio però le cifre sono saltate fuori. A renderle pubbliche è stato il consigliere di maggioranza Antonino Spatola che tabulati alla mano ha snocciolato le parcelle liquidate all'esperto legale del comune. Le cifre però non coinciderebbero con quelle indicate dall'opposizione nel manifesto pubblico.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 11-06-2005 - Categoria: Politica

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