Angurie, crollano gli affari «Per giorni al produttore solo 15 centesimi al chilo»

Angurie, crollano gli affari «Per giorni al produttore solo 15 centesimi al chilo» PACHINO - Piove sul bagnato nel settore agricolo. Dopo le stangate invernali assestate da nubifragi e allagamenti che hanno ridotto sul lastrico l'agricoltura locale, anche la campagna legata alla vendita delle angurie si sta rivelando un vero e proprio fallimento. Nonostante la qualità sia molto buona e le angurie risultino particolarmente dolci e saporite, i mercati hanno fino ad oggi sonoramente bocciato le produzioni pachinesi. La settimana scorsa si è toccato il picco negativo nell'andamento dei prezzi, e al produttore le angurie sono state pagate appena 15 centesimi di euro al chilo. Ciò comporta che per un'anguria di media grandezza e di peso di 10 chili, al produttore viene corrisposto un prezzo di appena 1,50 euro. I prezzi bassi e il costo della manodopera hanno così spinto molti produttori a regalare il raccolto. A beneficiarne sono stati molti lavoratori extracomunitari che agli angoli delle strade ora offrono le angurie a prezzi stracciati pur di raggranellare qualche spicciolo.

Nei giorni scorsi l'andamento dei prezzi è leggermente migliorato, passando dal 0,15 centesimi a 0,30. Un miglioramento apparentemente sensibile, ma in realtà tale da non rendere affatto conveniente la produzione e la raccolta. Leggermente migliori i prezzi delle mini angurie sia gialle sia rosse. Questi prodotti, inseriti nel mercato ormai da qualche anno, si sono rivelate più commerciabili, e dunque la richiesta è stata maggiore, ma ben lontana da rendere conveniente la produzione. Quotazioni piuttosto basse anche per il pomodoro. Il ciliegino viene quotato ad appena 0,70 centesimi di euro al chilo, così come il pomodoro riccio. Si tratta, anche in questo caso, di quotazioni che rendono antieconomica la coltivazione dato che i costi si aggirano attorno a un euro/kg. Stessa quotazione per il pomodoro datterino che pure, negli ultimi anni, è stato apprezzato per la particolare dolcezza e per il gusto che lo caratterizza. Oggi i mercati stanno soffrendo particolarmente gli accordi di tipo internazionale e la concorrenza sleale proveniente dai Paesi del Nord Africa dove i costi di produzione sono molto più bassi rispetto a quelli italiani.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 31-05-2012 - Categoria: Economia

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