Ampliamento cimitero. Sul project financing tornano i dissensi

Ampliamento cimitero. Sul project financing tornano i dissensi PACHINO - La carenza di liquidità delle casse comunali ed i primi passi per la realizzazione di grandi opere quali l'ampliamento del cimitero, riaccendono la discussione sul project financing legato alla costruzione di tombe e loculi. A scendere in campo contro l'ampliamento del cimitero mediante l'innovativo strumento del project è l'architetto Mario Lorefice, progettista dell'ampliamento del camposanto secondo un piano tradizionale e che, nel giro di un anno o poco più potrebbe portare alla costruzione di tombe secondo il fabbisogno e le richieste attualmente in giacenza. «Il project financin per l'ampliamento del cimitero, -ha spiegato Lorefice- in questo momento segna l'ennesimo spreco della politica locale. Non c'è infatti alcun bisogno di percorrere una via lunga e complessa come quella del progetto di finanza per far fronte alle richieste di loculi e tombe al cimitero: basta solo prendere in considerazione i progetti esistenti e pronti ad essere realizzati e per i quali il comune mi ha conferito un incarico professionale che peraltro deve ancora pagarmi nonostante da anni abbia già depositato tutto l'incartamento previsto».

L'incarico di ampliamento del cimitero con la concessione di aree dove i privati possano realizzare delle sepolture secondo quattro tipologie di costruzioni, con edicole e cappelle, fu assegnato all'architetto Lorefice nel 2005 dall'amministrazione Barone. Il progetto definitivo fu consegnato dal professionista incaricato nel febbraio del 2010, durante l'amministrazione Campisi e prevede la realizzazione di un ampliamento interamente su territorio già comunale, di 1820 posti. Le aree da assegnare erano 196. Il progetto, completo di studi geologici e di tutti i necessari studi preliminari, ha comportato per il comune un impegno di spesa di oltre 30 mila euro. «Si tratta di somme che non mi sono mai state pagate, -ha affermato Lorefice- e che ancora attendo e per le quali proporrò ricorso per decreto ingiuntivo. Lo spreco sta nell'aver dato un incarico, nell'avere fatto realizzare un progetto ed averlo buttato in fondo ad un cassetto visto che quello studio non sarà mai realizzato perché si è passati all'idea del project. Preciso, -ha continuato Lorefice- che la concessione delle aree avrebbe comportato per la casa municipale un notevole introito di molto superiore ai costi, visto che giacciono negli uffici centinaia di richieste per ottenere le aree che i privati, a loro spese, avrebbero edificato per la realizzazione delle sepolture».
Ma il progetto di Lorefice non è l'unico previsto per l'ampliamento cimiteriale. Il comune di Pachino infatti, con personale interno, ha realizzato un ulteriore progetto per la costruzione di un secondo colombario gemello di quello esistente la cui realizzazione avrebbe un costo di circa 700 mila euro a fronte di un introito certo di oltre un milione di euro, visto che sono previsti 500 loculi con un costo per l'utenza di oltre 2000 euro cadauno. «Si tratta, peraltro, del secondo progetto redatto per la costruzione di un colombario, -ha affermato Lorefice- visto che il primo sparì magicamente dagli archivi comunali e l'ingegnere Avarino fu costretto a redigerlo nuovamente. Ora con il project nuove promesse e nuovi debiti che si aggiungono alle parcelle vistate dall'ordine professionale e che ancora attendono di essere pagate».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 25-10-2012 - Categoria: Politica

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