A proposito di guardoni...

A proposito di guardoni... A quanto detto da Spiros, nel topic che trovate
nel forum
, aggiungo la mia personale esperienza.

Email destinate a PachinoGlobale.com e mai arrivate, email inoltrate ad utenti ed amici e mai recapitate.

Recentemente ho inviato per ben due volte una email al geologo Alberto Rabito, selezionando l'opzione ricevuta di ritorno. La ricevuta di ritorno mi arriva ma il mittente è tutt'altro che Alberto Rabito

Non oso azzardare una stima di quali danni un'azione sporadica o continuata di questo tipo, possa innescare.

Il semplice fatto di violare gli account di posta altrui, è fatto gravissimo.

Tuttavia non mi preoccupa tanto il fatto che qualcuno legga le mie email, io conduco una vita limpida e non ho niente da nascondere.

La cosa più insopportabile è che questo tipo di azione mette in difficoltà il canale principale di comunicazione da e verso PachinoGlobale.com per l'appunto l'email.

Qualcuno non potendo attaccare il sito direttamente on line, perchè tutti gli strumenti di interazione sono premoderati, avrà pensato di creare problemi alla comunicazione con questo meschine azioni.

Strano pure il periodo in cui questo tipo di operazione di disturbo viene portata avanti. Lascio a voi una semplice riflessione.

Personalmente mi viene da ridere, perchè ci sono voluti quasi sei anni, ed un notevole utilizzo di risorse umane ed intellettuali per mettere in difficolta per la prima volta questo portale.

Se qualcuno crede di trarre vantaggi da queste azioni, si ricordi che tutto ciò che egli costruirà sarà basato solo ed esclusivamente sulla menzogna e sull'inganno.

Un fallimento perpetuo!



Buon Lavoro!


Non escludo che questa azione sia stata portata avanti da un semplice e penoso demente e non da un esperto.

Pur essendo un programmatore, non mi sono mai documentato su queste cose, perchè completamente lontane dal mio modo di interpretare la rete e i suoi usi.

Tuttavia su internet si trovano software in grado di fare le cose più strane, basta fare delle ricerche, non escludo che ci siano software in grado di violare l'email altrui.

Quindi potrebbe anche trattarsi di un poco felice demente completamente sprovvisto di competenze tecniche!


Prenderò i dovuti provvedimenti...


Cordiali e Limpidi Saluti
Corrado Modica
webmaster di PachinoGlobale.com
Fonte: Corrado Modica il 10-12-2006 - Categoria: Pachino globale news

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Mi sorprende che uno che fa di internet una professione, sfuma con così tanta facilità la violazione di un account email come “allarmismo inutile”.

Riporto quello che ho già scritto nella mia email di risposta alla sua.

1) Il problema spam, che non ha niente a che fare con questo caso, è un problema comune a molte server farm, e non riguarda soltanto le email.
2) Quando lei parla di email pazzesche, con buona probabilità sono sempre riconducibili a spam, in altri casi occorre approfondire.
3) Quando io mando per ben due volte una email al geologo Rabtio, con opzione ricevuta di ritorno, e la ricevuta di ritorno mi arriva, ma il mittente è tutt'altro che Alberto Rabito. Mi dica lei cosa c'è da approfondire! Questo è un lavoro da criminali.
4)Quando lei scrive che esclude che ci siano dei software capaci di entrare nelle email altrui, pregando qualcuno documentato di informarla, rimango sconcertato e perplesso.

Come vede ogni tanto mi piace anche prendere la penna, invece di copiare le notizie degli altri. Si ricorda chi mi ha scritto questa frase?

Cosi come ho già scritto nel forum ed in questa news: Pur essendo un programmatore, non mi sono mai documentato su queste cose, perchè completamente lontane dal mio modo di interpretare la rete e i suoi usi.

Tuttavia su internet si trovano software in grado di fare le cose più strane, basta fare delle ricerche, non escludo che ci siano software in grado di violare l'email altrui.

Mi scusi, ma “crackano” sistemi operativi, software applicativi, si figuri se non ci siano software in grado di recuperare una password di un account email.

Riporto l'esempio che le ho fatto nella email che le ho mandato.

Se la mia email è webmaster@pachinoglobale.com e il mio server pop è pippo.pachinoglobale.com, cosa serve per entrare nel mio account: Solo la mia password!

É non serve neanche entrare nel mio computer protetto da firewall, antivirus, e antispyware.

Ma a quanto pare per lei è “inutile allarmismo"

A conferma di quello che ho scritto, mi sono anche premurato di fare una piccola ricerca su google, pochi minuti fa, e mi sono bastati pochi secondi per avere una prova certa che anche un puro e semplice idiota può violare un account email.

Me ne guardo bene dal postare il link, perché già un solo idiota che fa queste cose basta ed avanza!

Io sto iniziando a stancarmi di tutte queste sciocchezze.

Saluti
Corrado Modica
Voglio tralasciare i molti punti polemici di quest'ultimo post perchè non mi interessa minimamente un botta e risposta con Modica. Desidero solo evidenziare un punto di vista che può interessare la gran parte dei lettori, e non una piccola parte di essi.
Sarebbe certo gravissimo che qualcuno, usando male il molto tempo disponibile, riuscisse a trovare il modo di intrufolarsi nelle email altrui. Personalmente non escludo mai che qualcuno possa farlo, ma non potrei mai usare la mia email se questo pensiero diventasse un’ossessione.
Se si alimenta continuamente l’idea che siamo circondati da hackers malefici che vivono per spiare la nostra posta, faremo un pessimo servizio a Internet e a tutto quello che essa rappresenta. Ma soprattutto innescheremo meccanismi perversi che potrebbero trasformare l’insicurezza dei navigatori in vere e proprie manie di persecuzione. E forse questo meccanismo è già stato innescato, a danno della buona fede di molti e della serenità di tanta gente che deve continuamente difendersi da accuse totalmente infondate e spesso fantasiose.
Chi volesse veramente appropriarsi delle password email di qualcuno non ha bisogno di rubare per la rete, cosa molto complessa e che richiede un inutile spreco di scienza informatica. Basta che si improvvisi “tecnico hardware” (uno sport molto in uso dalle nostre parti) e metta mano al pc di qualche ignaro amico. Si fa prima e i risultati sono garantiti. Dovremmo per questo diffidare di tutti i centri di assistenza per pc che esistono in città? A me pare una follia.
Per farla breve: la diffidenza diffusa, le insinuazioni, le congetture e gli allarmi generici servono solo a mettere paura. Chi possiede qualche dato oggettivo lo usi nelle sedi appropriate, e lo faccia con molta attenzione, deve sapere bene quello che fa. Gli atti criminali vanno perseguiti per legge, ma la denuncia generica e le illazioni senza riscontro sono persecutori e sfiorano un altro genere di atto criminale, quello della diffamazione.
Queste cose vanno dette a tutela delle tante persone che con la posta elettronica ci lavorano seriamente, essendo diventata uno strumento indispensabile per la propria attività commerciale e/o professionale. Ringrazio per l’attenzione e lo spazio concesso.
Guardate cosa ho letto oggi sul sito di "Repubblica".
Potrebbe riguardare il nostro caso? A voi la lettura.
Vi saluto e approfitto anche di questo commento, visto che è molto seguito, per ricordarvi l'importante appuntamento con il Presidente della Provincia Giovedì 14 Dicembre ore 19.00 al Veliero di Marzamemi. Parleremo di strade di collegamento con l'autostrada Siracusa Gela. Scusate per la parentesi - Pasquale Aliffi

Da la Repubblica del 12.12.2006
Da alcuni giorni irraggiungibili alcuni siti, si naviga a singhiozzo
Interessati i principali operatori. Ecco perché accade. Come agire
In ginocchio l'internet italiana
tutta colpa di malware e spyware
di ALESSANDRO LONGO


ROMA - L'internet italiana è in ginocchio: sono giorni di malcontento, di proteste che affollano forum e gruppi di discussione. Problemi a navigare sui siti, pagine che non si aprono o lo fanno dopo minuti di attesa. Decine di tentativi prima di inviare una e-mail. Il tutto sembra avvenire ovunque in Italia e con i principali operatori. "È vero, ma non è colpa nostra: la causa è un'epidemia di malware, spyware e adware che sta colpendo i server Dns di tutti gli operatori", dicono da Telecom Italia. Tradotto: molti utenti hanno computer infetti da file cattivi, parenti dei virus informatici: spyware e adware, appunto. File che generano traffico all'insaputa degli stessi utenti, aprendo connessioni con altri computer, inviando e-mail. Lo fanno di solito a scopi di marketing, per monitorare le abitudini di navigazione degli utenti o per inondarli di pubblicità. In questo moto, intasano con un surplus di richieste i server Dns degli operatori.

I Dns sono come le rubriche telefoniche del web. I computer le consultano ogni volta che l'utente digita l'indirizzo di un sito web su un browser o usa un altro servizio internet basato su un nome a dominio, come la posta elettronica. I Dns danno al computer la direzione giusta per raggiungere il computer che può fornire quel servizio, in base al nome a dominio digitato (per esempio si raggiunge così il computer dove è collocato il sito web richiesto). Ma se ci sono troppi computer che vogliono consultare queste rubriche, perché manipolati da spyware e adware, è ovvio che il traffico sul web diventa come sulle autostrade durante l'esodo di agosto: a rilento, a passo d'uomo o proprio bloccato.


Per citare solo le proteste di ieri e di oggi: "E' il quarto giorno che l'Adsl è collassata. Per mandare un e-mail occorrono 20 tentativi e tutto il resto è fermo come un sasso. Il problema interessa un intero Paese e perfino le banche hanno problemi con le linee dati", scrive su un gruppo di discussione un utente umbro. "Da qualche giorno fatico a navigare, due volte su tre non apre le pagine e anche la posta ha problemi", aggiunge Andrea S. "Sembra un problema nazionale perché ho lo stesso a Napoli", conferma un utente che si firma Samanta. "Da un paio di giorni ho enormi problemi con la connessione... a volte lentissima, a volte non apre neppure i siti più comuni (Google)", scrive un utente da Genova.

La cosa sta dando parecchio fastidio, quindi, a utenti e aziende. "Siamo già intervenuti con contromisure sui nostri server, ma potrebbero esserci ancora problemi in alcune zone", dicono da Telecom. È ancora allarme, quindi, tanto che Telecom ha reso disponibile un numero di assistenza tecnico dedicato: 19122.

Eppure, come spiega la stessa Telecom, la soluzione è a portata di mano: basta riconfigurare le opzioni Dns sul proprio computer. Facile, anche se l'utente comune non lo sa. Su Windows, bisogna cliccare su Start/Impostazioni/Pannello di Controllo e poi entrare in Connessioni di rete. Qui cliccare con il tasto destro sul nome della connessione in uso, poi su Proprietà (dal menu che appare) e, nella nuova finestra, selezionare Protocollo Internet (TCP/IP) e clic su Proprietà. Il consiglio è attivare l'opzione Utilizza i seguenti indirizzi server DNS. Telecom consiglia di compilare questi spazi con i numeretti 212.216.112.112 (DNS primario) e 212.216.172.62 (DNS secondario).

C'è però un'alternativa, che sta diventando in voga tra gli utenti più esperti: usare Open Dns (http://www.opendns.com). A differenza degli altri Dns, quelli Open non sono gestiti da nessun operatore in particolare ma sono distribuiti sul territorio e hanno anche funzioni aggiuntive: avvisano se l'utente è finito su un sito-truffa. Per usare gli Open Dns bisogna compilare quei campi con questi numeri: 208.67.222.222 (DNS primario) e 208.67.220.200 (DNS secondario). Così ci si emancipa dai problemi che a periodi possono colpire i Dns italiani.

Infine, il consiglio è di fare una scansione con software antispyware gratuiti (per esempio Adaware). Serve a ripulire il proprio computer dall'eventuale presenza di quei file cattivi e accertarsi così di non essere parte in causa del problema che sta paralizzando l'Internet italiana.

(12 dicembre 2006)

Mi scuso con chi ha visto il proprio commento pubblicato solo dopo le 21.00 e soprattutto con chi si è alzato di buon mattino, per replicare al mio post come se fosse la cosa più importante della sua giornata.

Non mi pare di essere stato polemico, ho riportato la pura e semplice verità e se proprio lo vuole sapere, neanche a me interessa un “botta e risposta” con lei, non ho tutto questo tempo da dedicarle.

Questo suo secondo post, abilmente strutturato, non è altro che l'esatta copia del suo precedente, perché anche se diverso nella forma, fa passare lo stesso messaggio, facendo sfumare la mia segnalazione personale ed etichettandola come “allarmismo inutile”.

Questo non contribuisce assolutamente ad avere un quadro preciso sul problema della violazione di un account email e della privacy!

1) Non ho mai parlato di “Hackers Malefici”, non vedo che interesse possa avere un “Hacker” a deflorare il database di PachinoGlobale.com, o ad abusare sessualmente della mia email.

L'ho già scritto, ma lo riscrivo per chiarezza che a quanto vedo manca!

Mi sono premurato ieri sera di fare una piccola ricerca su google, e mi sono bastati pochi secondi per avere una prova certa che anche un puro e semplice idiota può violare un account email.

Me ne guardo bene dal postare il link, perché già un solo idiota che fa queste cose basta ed avanza!

2)Non ho mai avuto bisogno di andare da un tecnico hardware, il mio vecchio pc un celeron ad 1GHz, sul quale ho installato pochi software: un web server Apache , un database server Mysql, l'interprete php e pochi programmi freeware, gira che è una meraviglia e non mi ha dato mai problemi. Hanno fatto un ottimo lavoro i tecnici della Xibinia Computer Center dove ho acquistato il pc qualche anno fa.

Non è molto corretto parlare dei tecnici hardware in questo modo, non è molto elegante il messaggio che passa, ma soprattutto non ha niente a che vedere con la mia segnalazione.

3)Per quanto riguarda la Telecom, per la quale ha addirittura postato una news, stendendo un ciclopico velo sulla mia segnalazione, cosa vuole che le dica? Saranno sfigati? Io uso tiscali adsl, ed ho prestazioni ottime, non vedo comunque un collegamento tra i problemi di diversi fornitori di adsl con il furto di una password.

4)Per concludere ho fatto una segnalazione, accompagnata da una sana incavolatura, non capita tutti i giorni di vedere la propria email seviziata. Non ho insinuato niente, ne ho fatto nomi di persone, e come le ho già scritto via email non escludo una denuncia alla polizia postale.

Nel rispetto dei lettori che potrebbero essere disorientati da riferimenti poco attinenti, con molta sobrieta e franchezza.

Cordiali Saluti
Corrado Modica

p.s. Spero di non dover ripetere un'altra volta le stesse cose, preferisco dedicare il mio poco tempo libero a cose molto più importanti.