36 ore ininterotte di pioggia, case allagate, auto in panne, a Pachino l'emergenza più grave

36 ore ininterotte di pioggia, case allagate, auto in panne, a Pachino l'emergenza più grave (Alfio Di Marco) Trentasei ore di pioggia ininterrotta e Siracusa va in tilt assieme a gran parte della provincia. Allagamenti, smottamenti, strade bloccate: colpa di un nucleo di bassa pressione che da martedì s'è localizzato sulla costa ionica della Sicilia, a cavallo tra le province di Catania, Ragusa e quella aretusea, provocando insistenti precipitazioni accompagnate da forti raffiche di vento. L'altra notte e per l'intera giornata di ieri i vigili del fuoco sono stati costretti a intervenire sia in città sia in provincia. Mobilitati anche Protezione civile e vigili urbani. A Siracusa - come riferiamo più nel dettaglio a parte - i disagi maggiori si sono vissuti a Epipoli, nel Villaggio Miano, ma anche nella zona di Case Bianche e a Tivoli. Qui le strade si sono trasformate in fiumi in piena, facendo vivere ore di apprensione a 800 famiglie che hanno invocato la presenza di soccorritori e tecnici del Comune. «I canali di gronda sono completamente ostruiti da sterpaglie e massi - denuncia l'associazione Amici del Tivoli -. Lo hanno constatato anche i vigili urbani». L'emergenza, come si è accennato, non ha risparmiato la provincia: i vigili del fuoco sono intervenuti soprattutto a Pachino andata completamente sott'acqua. Oltre che da Siracusa sono giunte qui squadre anche da Ragusa: soccorse decine di persone bloccate nelle loro abitazioni allagate, o rimaste intrappolate nelle auto. Come è successo, per esempio, nel tratto di strada che collega Marzamemi e Portopalo di Capo Passero. Proprio su Portopalo si è abbattuto un vero e proprio nubifragio: le strade si sono trasformate in torrenti, mentre i terreni circostanti non riescono più ad assorbire la pioggia caduta, trasformandosi in veri e propri invasi. Tra le autovetture rimaste in panne nel pomeriggio di ieri persino quella di una pattuglia dei carabinieri.

Impraticabile la strada Pachino-Scivolaneve-Chiaramida, stesso discorso per un tratto della Noto-Pachino e per l'area alle porte di Marzamemi, nei pressi della caserma della Guardia di finanza, dove l'acqua ha raggiunto gli sportelli delle automobili. A complicare le cose anche la parziale chiusura della Pachino-Portopalo, nelle immediate vicinanze del cimitero. Preoccupati gli agricoltori per la tenuta dei terreni. Stesso discorso per i pescatori a causa del forte vento che continua a non dare tregua da più di due giorni. Se la zona sud della provincia è in affanno per il maltempo, per fortuna tira un sospiro di sollievo la zona montana risparmiata dall'emergenza. E questa è una novità considerato che in simili occasioni nel passato i centri iblei sono rimasti isolati. «Merito del lavoro di prevenzione e di pulizia delle caditoie e dei canali di gronda - si fa rilevare -, lavoro che ha ridotto di parecchio i rischi di frane ed esondazioni». Nella zona iblea, quindi, solo a Palazzolo si è registrato un intervento dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza il muro di uno stabile privato in via Roma. Nella zona industriale, a Priolo, la Protezione civile è intervenuta per sistemare qualche tombino che era saltato. Il servizio meteo dell'Aeronautica militare prevede condizioni perturbate sul Siracusano sino alle 13 di oggi. Seguiranno ampie schiarite. Cielo coperto nelle giornate di domani e domenica, con possibilità di piogge sparse. Un nuovo peggioramento si dovrebbe registrare a partire da lunedì, per colpa di un nucleo di bassa pressione in arrivo dall'Atlantico che tra oggi e domani porterà tempo perturbato sul Nord Italia, soprattutto nelle aree colpite dalla grave alluvione dei giorni scorsi. Da domani temperature in deciso calo da Nord a Sud.

(Hanno collaborato Sergio Taccone e Paolo Mangiafico)
Fonte: LaSicilia.it il 03-11-2011 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net